La proposta di legge sul reddito minimo garantito presentata dall’opposizione consiliare di centrodestra alla Regione Molise incontra il favore anche del movimento del Guerriero Sannita e del suo leader Giovanni Muccio.

Dopo aver citato proprio il punto del programma relativo al reddito di sostegno, Muccio si rivolge a Frattura constatando che si è trattato di “bei propositi sulla carta, ma, nella sostanza, non si è fatto nulla sul reddito minimo garantito. L’ingiustizia è, quindi, tra noi ed in tutta coscienza, considerato che non si è proceduto tempestivamente, che il disagio si è trasformato in emergenza sociale e che, oramai, sono migliaia e miglia le famiglie molisane nella più totale disperazione. Un disagio ed una disuguaglianza sociale. Per fortuna ci hanno pensato le donne del Centrodestra Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio, certamente più sensibili degli uomini al grido di dolore che proviene dai ceti meno abbienti della nostra società, presentando una proposta di legge sul “reddito minimo di cittadinanza” ben articolata. Il Guerriero Sannita a tal riguardo rivolge un plauso a tale iniziativa che la considera un atto di “Giustizia Sociale” e si augura che il nostro centrosinistra, si adoperi celermente ad approvarla, la disperazione non ha colori politici, caro presidente Paolo Di Laura Frattura. E pensare che il nostro attuale Assessore alle politiche sociali Michele Petraroia, quando era all’opposizione, sul “reddito minimo di cittadinanza” è stato il più attivo nel Consiglio regionale a perorare la necessità di tale istituto, per andare incontro alle fasce più deboli, siamo onesti intellettualmente, ci siamo fatti sorpassare dalla sensibilità di donne del Centrodestra su un argomento che ha rappresentato solo a parole il nostro cavallo di battaglia. Ora tutti insieme bisogna passare ai fatti, la disperazione è tanta e le famiglie non possono più aspettare”.

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