E’ arrivato a 20 milioni di euro circa il costo complessivo dell’opera di ristrutturazione degli obsoleti binari della tratta Termoli – Campobasso.

Una linea di certo disagevole, visto il percorso tortuoso, ma che la Regione ha comunque intenzione di riabilitare, in virtù del servizio che viene reso solamente con quei 16 treni a diversi paesi della zona.

Il tratto da Termoli a Larino è stato ultimato nell’arco del 2014, ma resta da ristrutturare quello da Larino a Ripabottoni (22 chilometri), situazione che ha indotto Rfi e la Regione e far slittare la riapertura della tratta dal prossimo primo febbraio al 30 giugno.

I motivi di tale decisione e i dettagli dell’intera operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dall’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni e dai vertici di Rfi.

“Abbiamo approfittato della possibilità di utilizzare i fondi per la manutenzione definitiva, cioè per l’ultimo tratto – ha dichiarato Nagni nell’incontro con i giornalisti – quindi abbiamo chiesto di continuare i lavori per consegnare la tratta alla cittadinanza, così non parleremo più, almeno per 20 anni, del fatto che vogliamo sopprimerla.

Dobbiamo ringraziare i dirigenti di Rfi, perché nonostante nel budget abbiano l’ambito della manutenzione, avrebbero potuto spostare quei soldi su altro”.

“Vogliamo andare incontro alle esigenze dei pendolari – ha spiegato Roberto Laghezza, direttore commerciale della direttrice adriatica di Rfi – è un impegno importante e noi ce la metteremo tutta per riuscire a rispettare la scadenza.

Il nostro obiettivo principale è quello di migliorare il servizio e sicuramente faremo delle valutazioni, sempre d’intesa con la Regione, per uno sviluppo delle infrastrutture anche in altre zone”.

Alla conferenza era presente anche Piero Mannarino, direttore regionale di Trenitalia.

“Non posso rispondere sulla Campobasso – Roma”, ha detto, asserendo di essere in possesso di dati e progetti tesi al rilancio della linea che più genera disagi ai tanti pendolari molisani che la utilizzano quotidianamente.

In merito Nagni ha annunciato prossime novità che potrebbero dare un po’ di ossigeno ai viaggiatori.

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