Ancora una proroga per i 218 lavoratori dell’agenzia regionale di Protezione civile il cui contratto è in scadenza al 31 gennaio.
I vincitori del concorso bandito nel 2012, precari ormai da tempo, hanno ricevuto una piccola boccata d’ossigeno che però non mette pace alle loro incertezze.
Cinque mesi di lavoro in più per i primi 118 della graduatoria, fino al 30 giugno e due mesi, fino al 31 marzo prossimo, per gli altri 100.
Questa è la decisione ufficializzata al termine dell’incontro che si è tenuto nella sede dell’agenzia tra la direttrice Sandra Scarlatelli, il segretario della Uil Molise Tecla Boccardo e Susanna Pastorino, incaricata dalla Cgil, alla vigilia della scadenza dei contratti.
L’intesa segue il precedente accordo siglato il 24 novembre tra Regione e parti sociali, ma per i 218 addetti non si tratta della giusta soluzione al problema.
“Se ci fosse un’emergenza l’agenzia non potrebbe intervenire”, ha sostenuto Davide Vitiello, 30 enne campobassano che fa parte di quei 100 che lavoreranno fino al 31 marzo e che ieri si è presentato insieme a una rappresentanza dei 15 vincitori di concorso per le categorie protette, tutti invalidi civili, che dall’agenzia sono stati licenziati in toto.
Il consigliere delegato Salvatore Ciocca ha sempre sostenuto che la diminuzione del personale sia necessaria visto il budget risicato, ma la proposta dei professionisti è quella di mettere in atto la legge regionale del 30 aprile 2012, non ancora abrogata, che assegna allo staff il 4% dei 346 milioni di euro della delibera Cipe.
“Noi puntiamo a un piano di sviluppo dell’agenzia – ha spiegato Vitiello – senza il nostro lavoro la ricostruzione non finirà e non c’è possibilità di intervenire in caso di calamità naturali, visto anche che i mezzi in dotazione sono fermi da anni.
Saremmo disposti anche a occuparci di altre mansioni e di certo non sentiamo di avere qualcosa in meno ai 218 che non hanno mai smesso di lavorare e che proseguiranno fino a giugno”.
