Sono tre le manifestazioni di interesse formalizzate per la Oti.

In effetti, le indiscrezioni che ruotano attorno all’acquisto della neonata società molisana sono tante.
Sul gruppo sembra si siano posati gli occhi di holding importanti come Ikf, già in lizza qualche mese fa quando per Ittierre venne chiesto il concordato in continuità, ma anche del fondo Europa Investimenti
oltre che la famiglia Ammaturo, già licenziataria di marchi cult come Frankie Morello e Silvian Heach.

L’offerta Ikf è stata lanciata dal Corriere della Sera, che ha ricordato come il fondo riprovi la scalata con una nuova strada, ovvero rilevare la Oti-Officine tessili italiane.
Il nuovo appuntamento ora sarà per la metà di febbraio, quando Ikf dovrà presentare un’offerta
vincolante o lasciar perdere. Determinante sarà l’esito delle due diligence, ma anche l’eventuale nulla osta dei due tribunali competenti (quello di Isernia e quello di Milano), visto che Oti è de facto inadempiente.

Insieme a Ikf, si affaccia l’ipotesi di un’altro gruppo d’investimenti: la Spa Europa
Investimenti, nome di punta del panorama italiano. Ci sarebbe pure l’interessamento della famiglia Ammaturo, finita alla ribalta per aver acquisito di recente il 35% della griffe Frankie Morello e comunque legata anche alla catena Silvian Heach.

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