Tirato in ballo sul riordino della sanità dai parlamentari molisani del Pd Ruta, Leva e Venittelli, in una lunga nota stampa il governatore Frattura interviene nel merito della vicenda.

“I concetti da loro espressi sono due: ottenere una deroga dai parametri del Regolamento Balduzzi e  creare una Azienda ospedaliera universitaria al Cardarelli per salvare il Dea di II livello a Campobasso e il Dea di I livello a Isernia e Termoli. Tutto questo per evitare “la morte della sanità pubblica” nella nostra Regione”, argomenta.

“La speranza di sopravvivenza risiede solo in una politica sanitaria capace di guardare non alle etichette, ma alla quantità e alla qualità dei servizi – la precisazione di Frattura – anche perché la sanità pubblica sopravvivrà se porteremo a termine una rivoluzione del sistema basata su tre criteri: appropriatezza, cioè fornire ai cittadini prestazioni realmente efficaci; qualità nell’erogazione di servizi e sostenibilità economica. Quello che chiediamo e che difenderemo fino in fondo è di tenere attive specialità sanitarie necessarie a garantire adeguati livelli di qualità dell’assistenza e che non potremmo permetterci sulla base di una rigida applicazione del ‘Regolamento Balduzzi’. Questa battaglia sarebbe certo più forte se ci fosse una reale unità nelle forze che sostengono tale proposta invece di assumere posizioni che magari danno visibilità ai singoli, ma indeboliscono le posizioni del Molise al tavolo delle trattative con il Governo e le altre Regioni, peraltro poco inclini a concessioni verso chi ha accumulato negli anni passati un deficit come il nostro”.

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