“La metropolitana leggera è un’opera di cui il Molise non ha bisogno perchè ci sono venti strade provinciali chiuse a causa del dissesto e che hanno bisogno di interventi immediati. Dunque, è meglio riprogrammare qui 24 milioni di euro”. Con queste parole Gianluca Cefaratti ha convinto il Consiglio provinciale ad approvare la sua mozione che creato non pochi ‘pruriti’ in maggioranza.

Dopo un ampio dibattito, il documento passa con undici voti favorevoli, quattro contrari e un solo astenuto (pare Remo Grande) la mozione di Cefaratti viene approvata.

Si smarca dal centrosinistra Durante: “Appoggio pienamente questa mozione: di fronte a questa emergenza non c’è metropolitana che tenga”. Poi lancia una provocazione ai colleghi di Palazzo Magno: “dimettiamoci tutti perché la Provincia non ha più la possibilità di intervenire per la manutenzione ordinaria delle strade”. E alza il tiro chiamando in causa il governo di Palazzo Vitale: “Mi aspetto dalla Regione una legge dedicata al dissesto idrogeologico, deve essere portata in Consiglio regionale e finanziata sostanzialmente”.

Netto il no alla mozione del Pd. “C’è stata una strumentalizzazione politica”, sottolinea Caravatta a nome del centrosinistra. Resta invece in silenzio il capogruppo Micaela Fanelli.

Approvati anche gli altri due punti in agenda: l’ordine del giorno di Antenucci per interventi urgenti sulla Trignina e quello di Colalillo sull’inserimento lavorativo degli utenti psichiatrici.

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