Fa cassa come può la Provincia. E così, in questi tempi di ristrettezze, si raschia il fondo del barile, tanto che anche i 30mila euro prima destinati per il funzionamento dell’Uprom, l’Unione delle Province molisane, servono. E pure tanto. Saranno utilizzati per servizi di natura sociale come il trasporto scolastico degli alunni. Decide così il Consiglio provinciale convocato in via straordinaria ieri mattina. Nelle stesse ore si pronuncia sulla chiusura dell’associazione anche la Provincia di Isernia (la decisione doveva essere presa in concomitanza, ndr). Analoghi gli esiti e le ragioni esposte nella sede di via Berta.

In via Roma il pronunciamento dell’assise è unanime: tredici i sì.

“Siamo costretti a chiudere l’ente non perché fosse inutile, ma perché dobbiamo fare di necessità virtù”, spiega durante i lavori il capogruppo della maggioranza Mario Colalillo. “Da questo punto di vista, c’è un accordo unanime con la Provincia di Isernia”. Cambiano i tempi, dunque, e si modificano anche le priorità.

“A nostro avviso, in questo clima di confusione totale, l’Uprom – incalza il presidente Rosario De Matteis – non ha motivo di esistere, era diventato un ente inutile anche se avrebbe dovuto dare un apporto maggiore assieme all’Upi. Che invece in questi anni non ha concretizzato niente anche perché la situazione delle Province è sempre più drammatica con il taglio dei trasferimenti statali iniziato da quest’anno. Quindi, con questi ‘chiari di luna’, senza nessuna disponibilità finanziaria, era giusto utilizzare le somme destinate all’Uprom per cose più importanti”.

Non solo Roma, anche la Regione riserverà quest’anno solo le ‘briciole’ per le due Province: 690mila euro rispetto al milione che il governo regionale fino allo scorso anno destinava al solo ente di via Roma. La brutta sorpresa per De Matteis è arrivata l’altro ieri nell’audizione Bilancio a Palazzo Moffa.

“La Regione vuole riprendersi le funzioni delegate – spiega all’Aula il presidente – e noi abbiamo chiesto anche di intervenire sul personale. Sul personale, inoltre, stiamo ragionando anche con il Comune di Campobasso e stiamo aspettando le decisioni del Ministero della Giustizia, di quell’Istruzione per gli Uffici scolastici regionali. Cercheremo di ragionare con la Regione perché deve mettere nel Bilancio 2015 le risorse per garantire anche il trasferimento del personale. Negli ultimi due anni, Palazzo Vitale aveva stanziato oltre un milione di euro all’anno, mentre per quest’anno si parla di 690mila euro da dividere tra la Provincia di Isernia e quella di Campobasso”. Finanziamenti, dunque, irrisori. Tanto che De Matteis ha già chiesto a Frattura di aumentare le somme.

Potrebbe seguire lo stesso infausto destino delle Province anche il Corpo Forestale dello Stato. Un’altra partita decisa a Roma, un colpo di accetta che ha sollevato proteste da più parti d’Italia. Se ne discute anche nell’assise di Palazzo Magno con la mozione presentata da Mario Colalillo e firmata da tutti gli schieramenti. Un ‘no’’ già espresso da molte amministrazioni comunali.

“Sarebbe un errore gravissimo sopprimere la Forestale che svolge un ruolo fondamentale nel settore ambientale e in quello agroalimentare per quanto riguarda la sofisticazione dei cibi”, tuona il capogruppo della maggioranza. “Non si sa quali siano i risparmi effettivi di questa proposta di legge. I livelli occupazionali non verranno tutelati, né si capisce come verrà garantito il servizio”. La nostra regione, poi, sarà ancora più penalizzata dal momento che il 75 percento del territorio è montano e con gravi problemi di dissesto idrogeologico. “E’ solo un altro tassello volontà di desertificare il nostro territorio”, chiosa.

Le conclusioni del dibattito sono affidate all’assessore all’Ambiente Tramontano: “Il Corpo Forestale ha un’importanza strategica per il nostro territorio, ma purtroppo le proposte del Governo configgono con l’interesse generale. L’ambientale e il paesaggio sono tutelati dalla nostra Costituzione, dunque non parliamo di un orpello, ma di una garanzia per il nostro territorio che non si può cancellare con un tratto di penna”. Poi rincara la dose: “La proposta di legge di soppressione è figlio di una politica asservita all’economia, da quando il pareggio di bilancio è stato inserito nella Costituzione”.

Alla levata di scudi si unisce anche il Consiglio provinciale di Campobasso che approva all’unanimità la mozione di Colalillo. Ma l’opera di smembramento degli organi collegati alle Province non si ferma: nel mirino del Governo c’è infatti anche la Polizia provinciale.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.