Ricorre domani il primo anniversario della visita di papa Francesco in Molise. In ricordo di quell’evento, il presidente del consiglio regionale Vincenzo Niro ha inteso proporre il proprio pensiero.

Il primo inquilino di Palazzo Moffa ha parlato della presenza di Bergoglio in regione come di “una presenza forte di un uomo della storia che ha toccato le coscienze di tutti, credenti e laici, giovani ed anziani. Nei vari incontri fatti con il mondo del lavoro, con i fedeli, con i giovani e con i carcerati e nel dolcissimo e coinvolgente abbraccio con i malati, Francesco ha richiamato l’uomo alla sua responsabilità di attore che deve comprendere di dover saper interagire in modo giusto e rispettoso con ciò che gli sta intorno  ‘convertendosi ad uno sviluppo che sappia rispettare il creato’. Ha anticipato nel nostro Molise, terra antica, che ha un rapporto con la natura ancora abbastanza sano, anche se è chiamato a fortificarlo e proteggerlo ogni giorno, ciò che poi ha ampliato in modo così incisivo nell’enciclica Laudato si’. Già in quel giorno, incontrando all’Università il mondo del lavoro, egli ammoniva, come farà poi in modo più articolato con il documento da poco pubblicato sul creato, l’umanità affiché sfuggisse al peccato di ‘sfruttare la terra e non lasciare che lei ci dia quello che ha dentro’. Custodire la natura, esserne responsabili, ciascuno nel proprio piccolo. Un tema importante globale che colpisce tutti e ciascuno, prescindendo dal proprio credo, dalla propria cultura, dalla funzione socio-economica che svolge”.

“Toccante e meritevole di condivisione assoluta poi –ha continuato il presidente – l’invito ai giovani affinché, pieni di entusiasmo, siano ‘aperti al futuro, alla speranza’ e, ancora, affinché siano ‘desiderosi di pienezza, desiderosi di dare significato al proprio futuro, alla vita intera’ al fine di ‘intravedere il cammino adatto per ciascuno e scegliere la via che porti loro serenità e relazione umana’. Un augurio valido estendibile ad ogni molisano per creare una società migliore in cui valga la pena vivere”.

Soddisfazione, infine, è stata espressa per l’iniziativa di intitolare l’area dell’ex Romagnoli, da parte del Comune di Campobasso, alla visita del pontefice.

“Iniziativa che ha avuto – ha concluso Niro – il sostegno e l’approvazione non solo dell’Arcivescovo Bregantini, ma di tutti quei cittadini, ed erano migliaia, sia di Campobasso che del resto del Molise, che hanno partecipato con gioia ad una evento che resta nella memoria singola e collettiva dell’intera comunità cittadina e regionale”.

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