Sulla vicenda dei braccianti sfruttati scoperti a Sesto Campano interviene anche Tiziano Di Clemente, coordinatore regionale del Partito Comunista dei Lavori.

In una nota l’esponente del Pcl parla solo di “punta dell’iceberg, anche per il Molise: basti ricordare quanto da tempo denunciamo per il Basso Molise. E nei campi muoiono braccianti, sia italiani che migranti, per le nefaste condizioni di sfruttamento.  Ecco perché, anche nel Molise, i lavoratori e i disoccupati italiani devono unirsi con i migranti nella lotta comune contro la classe degli sfruttatori, che tentano di sviare le masse nella guerra tra poveri, diffondendo fobie idiote, istigando all’odio razziale, facendo leva sui più rozzi istinti subumani. E mentre questa barbarie dilaga, come prodotto naturale del sistema capitalistico, soprattutto quando entra in crisi acuta, il governo Renzi non solo rafforza i poteri arbitrari dei padroni sfruttatori, ma distrugge il poco rimasto delle conquiste dei lavoratori.
Ma, anche nel Molise, non basta la denuncia del supersfruttamento dei braccianti: occorre aggredire questo crimine alla radice, con drastiche misure anticapitalistiche contro i padroni agrari e i loro caporali”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.