Lagambiente Molise accoglie con grande soddisfazione l’annuncio della società Petroceltic che ha presentato istanza di rinuncia circa il permesso di ricerca nel Mare Adriatico meridionale, a largo delle isole Tremiti.

“Si tratta – afferma l’associazione ambientalista – davvero di un’ottima notizia e non può che rendere felici le associazioni, i cittadini e i comitati territoriali che finora si sono battuti contro questo tipo di politiche energetiche scellerate. Purtroppo, la scelta di rinunciare a perforare il mare tra Termoli e le Tremiti non deriva dalla convinzione che le riserve petrolifere nei mari italiani siano assolutamente insufficienti a dare un contributo energetico rilevante al nostro Paese e di conseguenza ci sia bisogno di un modello energetico e di sviluppo basato sull’efficientamento energetico e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, bensì dal fatto che, come dichiarato dalla società essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’Istanza – periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale – Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso. Ciò che è accaduto può essere visto come una mezza vittoria, perché, se da un lato quanto affermato dalla Petroceltic conferma quello che da tempo affermiamo riguardo alla scarsa qualità e quantità delle riserve petrolifere a largo delle Tremiti e della scarsa convenienza di un investimento in questo settore, da un altro non allontana la minaccia delle trivelle nel mare Adriatico. Infatti, il pericolo trivelle nel mare Adriatico, come dimostra la scelta di non abbandonare gli altri titoli minerari, resta tuttora elevato e pertanto non è scongiurato definitivamente”.

 

 

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