In un’Italia dove il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 31%, per molti ragazzi una soluzione “tampone” è il Servizio Civile Nazionale. Un impiego di un anno, che in molti casi diventa un’esperienza formativa importante. In Alto Molise il
lavoro dei ragazzi del Servizio Civile è indispensabile per Comuni, Enti pubblici e privati. Anche quest’anno ad Agnone e Pescopennataro ne saranno impiegati alcuni nei servizi turistici, attività in cui le competenze dei giovani, che hanno dimestichezza con le nuove tecnologie e hanno già alle spalle un bagaglio di conoscenze rilevanti, sono indispensabili.
Ma da Roma arriva il pericolo dei tagli. “Meno fondi equivale a dire meno volontari” – ha spiegato la referente regionale
del Molise di tutti i volontari, Antonia Paduano. “Noi giovani siamo una grande risorsa per la società e purtroppo siamo troppo spesso sottovalutati e non ascoltati. Evitare i tagli previsti è un’impresa ardua. Nel nostro piccolo – ha continuato – con tutta la rappresentanza nazionale stiamo cercando di ottenere un incontro con il Presidente della Repubblica e con il Presidente del Consiglio dei Ministri per spiegare loro che il Servizio Civile non può essere ridotto a una questione di numeri perché dietro c’è molto di più, in altre parole chiediamo a viva voce di non tagliare il futuro dell’Italia”.

(la versione integrale dell’intervista sul giornale di oggi) 

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