Una buona notizia per i dipendenti pubblici che hanno tenuto lo stipendio ‘congelato’ per sette anni consecutivi.
Il Movimento consumatori calcola che lo Stato dovrà risarcirli – grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale che nel 2015 ha sancito l’illegittimità del blocco – con indennizzi che vanno dagli 8mila ai 13mila euro. Chiamata in causa, con sentenza n.178 del 24 giugno 2015, la Consulta ha dato il via libera ad ogni dipendente della pubblica amministrazione di richiedere giudizialmente il risarcimento e l’indennizzo per aver patito il blocco dichiarato incostituzionale. Si tratta di un piccolo ‘tesoretto’ in favore di chi – nonostante l’aumento del costo della vita – non ha ricevuto nemmeno un euro in più in busta paga.
«L’iniziativa – spiega il Movimento dei Consumatori che dopo le azioni a difesa dei pensionati scende di nuovo in campo – intende tutelare milioni di dipendenti pubblici che nonostante la sentenza della Corte Costituzionale ancora non vedono riconosciuti i propri diritti». Per i danni del mancato rinnovo del contratto, in favore di ogni lavoratore la sentenza ha stabilito un indennizzo di 100 euro al mese, per il periodo che va dal 2010 al 30 luglio 2015, e di 200 euro al mese per quello successivo al 30 luglio 2015.
Il presidente molisano dell’associazione Filippo Poleggi informa che ogni dipendente statale, in servizio o in pensione, potrà ricevere assistenza per avviare l’azione di risarcimento contattando la sede del Movimento Consumatori di Campobasso in via Cavour, 21, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19. Sportelli operativi sono presenti su tutto il territorio. Per informazioni è possibile telefonare ai seguenti numeri: 0874-411086/327-4478907/347-3309498 oppure scrivendo a: bloccostipendi@movimentoconsumatori/campobasso@movimentoconsumatori.it

3 Commenti

  1. Stipendino scrive:

    Bufala! I giornali non sono più attendibili. Creano solo caos.

  2. innocente carbone scrive:

    è una bufala. La Sentenza della Corte Costituzionale citata ha dichiarato illegittimo non il blocco ma la reiterazione dello stesso.
    Su questa base il Governo ha sbloccato i rinnovi. In virtù di tale sblocco i rinnovi dei contratti pubblici inizieranno con il triennio 2016 – 2018

  3. Davide scrive:

    Sarà una bufila?

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