I numeri sono sempre gli stessi. Ma, strano a dirsi, anche quelli possono essere interpretati.
Ben più di 3mila i migranti ospitati in Molise. Questo stesso dato, però, cambia il suo peso se rapportato alla popolazione residente in regione (poco più di 300mila abitanti) o al totale degli extracomunitari accolti in Italia.
Ma il grafico pubblicato da un organo di stampa nazionale (Corriere Sette) e postato su Facebook dal coordinatore regionale di Idea Maurizio Tiberio parla chiaro: la percentuale più alta in Italia di rifugiati in rapporto alla popolazione residente si trova in Molise ed è l’1,04% (dati al 1 marzo 2017). Poco più di 300mila molisani, oltre 3mila immigrati. Un rapporto elevato, appunto il più alto d’Italia. Con tutte le conseguenze del caso, anche perché l’adesione delle amministrazione al progetto Sprar – che prevede l’accoglienza di piccoli gruppi di migranti – è invece bassa. La maggior parte dei profughi è ospitata nei centri. Non proprio la migliore forma di accoglienza, per gli stranieri e per gli italiani.
Sul sito del ministero dell’Interno il tradizionale ‘cruscotto’ invece propone un rapporto diverso, quello con il totale degli extracomunitari censiti dal Viminale in Italia. E in questo caso il Molise – insieme a Basilicata, Abruzzo, Umbria, Friuli e Val d’Aosta – è una regione ‘bianca’: ha una percentuale di distribuzione di migranti inferiore al 3% (sul Molise c’è scritto 2% come sull’Abruzzo). Al top (ma coi suoi 10 milioni di abitanti) c’è la Lombardia, che ospita il 13% dei migranti presenti in Italia.

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