Dobbiamo abituarci all’idea. Il Corpus Domini blindato a Campobasso, l’estate termolese che ha visto in campo decine di uomini delle forze dell’ordine e ‘ostacoli fissi’ che evitavano il transito in luoghi chiave della città durante gli eventi: saranno la dimensione naturale di feste e concerti anche nel Molise che esiste ma tutti ritengono assai poco rischioso dal punto di vista del terrorismo. Non solo, anche quotidianamente il dispositivo già in atto da mesi sarà affinato e reso più ‘permanente’.
Una osservazione logica a cui, però, le istituzioni che si occupano di sicurezza non si attengono. Non esistono posti sicuri quando la minaccia terroristica è così vicina e quando il terrorismo è quello di matrice islamica che sta colpendo ovunque in Europa e con metodi sempre diversi e sempre più imprevedibili.
Queste le indicazioni arrivate da Roma, dove il ministro dell’Interno Minniti ha riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo: innanzitutto, misure di sicurezza rafforzate intorno agli obiettivi più a rischio, nei luoghi dove c’è particolare affluenza e in quelli di aggregazione. Per mettere a punto il piano degli interventi, l’elenco delle priorità, dei luoghi simbolo e di come organizzare le forze in campo, sarà emanata una circolare ai prefetti affinché, attraverso i Comitati provinciali per l’ordine e sicurezza pubblica che saranno convocati con la partecipazione dei sindaci e in sinergia con le polizie locali, «si svolga un attento monitoraggio relativamente agli eventi e alle iniziative già programmate sul territorio».
Disposizioni, nella circolare del Viminale, anche per quanto riguarda i controlli di sicurezza nelle località turistiche, in particolare su alberghi e bed & breakfast, autonoleggi, percorsi pedonali. Ferma restando la vigilanza per gli obiettivi a rischio nelle grandi città (per Roma e Milano peraltro sono stati predisposti piani straordinari ad hoc), i sindaci e i prefetti sul territorio analizzeranno nel dettaglio tutti gli eventi – concerti, feste patronali, sagre, spettacoli pubblici – previsti sul territorio per il resto della stagione estiva. Appuntamenti che potrebbero potenzialmente essere interessati da atti terroristici come quello di Barcellona, con automezzi lanciati sulla folla, un metodo che negli ultimi mesi è stato spesso utilizzato dai jihadisti e che continua ad essere consigliato, per la sua efficacia, nei magazine diffusi online dallo Stato islamico.
Nei mesi scorsi il Dipartimento di pubblica sicurezza aveva già emanato due circolari, a firma del capo della Polizia prefetto Franco Gabrielli, che disponevano un sistema più articolato di controlli in occasione degli appuntamenti pubblici organizzati per la stagione estiva. La nuova direttiva metterà ulteriormente a punto il dispositivo di sicurezza sul territorio.
Dietro l’angolo una stretta sui noleggi. Il furgone che giovedì ha falciato la folla sulle Ramblas era stato infatti noleggiato dai terroristi, così come anche il Tir che l’anno scorso ha ucciso 86 persone a Nizza. Gli aspetti da curare meglio, secondo le prime indicazioni, sono questi: aggiornare le dotazioni di sicurezza dei furgoni e, comunque, non affittare mezzi sprovvisti di controllo satellitare. Oltre, naturalmente, a verificare con attenzione i documenti di chi chiede automezzi di grandi o medie dimensioni.
Non cambia il livello di allerta, resta ‘2’. Che è proprio in gradino sotto all’attacco in corso. Ma l’attenzione sì, quella si è alzata.
Il sindaco di Campobasso Antonio Battista conferma che nel capoluogo ci si sta già organizzando. Subito dopo gli attacchi di Barcellona, ci sono stati colloqui informali con la prefettura, in particolare col vicario Pigliacelli che in questi giorni è al lavoro in piazza Pepe. A breve, sicuramente, sarà convocato il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. «Ci stiamo muovendo per capire come collaborare al meglio con le forze dell’ordine». Le cose cambieranno, gli accorgimenti saranno maggiori anche nella quotidianità. «Si tratta di capire insieme quali dispositivi concreti mettere in atto», aggiunge Battista. E in questo senso il Corpus Domini blindato (nella foto in basso i new jersey sistemati ad uno degli ingressi dell’area bancarelle) è stato un buon rodaggio. «Useremo, certo, più delicatezza perché non vogliamo sconvolgere la vita dei nostri concittadini o di chi a Campobasso viene per studio, lavoro o per visitarla. Ma allo stesso tempo ne dobbiamo garantire la sicurezza».
Anche a Isernia il prefetto incontrerà forze dell’ordine e sindaci nel comitato provinciale. Per ora dal Palazzo del Governo fanno sapere che attendono le istruzioni e le direttive da Roma per mettere in atto il nuovo dispositivo. Il primo cittadino del capoluogo Giacomo d’Apollonio, pur rassicurando sulla relativa tranquillità della città da questo punto di vista, si dice convinto che bisogna «tenere alta la guardia perché i terroristi agiscono senza logica». r.i.

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