L’estate è quasi finita, ma la goliardia resta un antidoto efficace. Formidabile, anzi, se si va incontro a un lunghissimo inverno elettorale.
A far sorridere, sul Molise che stavolta ‘frechete se esiste’, è un gruppo di Facebook. Non Molise Natzione, del quale sarebbe interessante capire l’opinione. Ma ‘L’abruzzese fuori sede’, una community che ironizza (neanche tanto, diciamo che le difende a spada tratta facendo ridere) sulle tradizioni abruzzesi. Soprattutto enogastronomiche. Piace a circa 80mila persone, che ne seguono gli aggiornamenti.
L’ultimo post, ieri mattina, sulla riunificazione fra Abruzzo e Molise. «Vittorio Sgarbi ha recentemente dichiarato che, per diventare una regione più forte, l’Abruzzo dovrebbe riunirsi con il Molise. Che ne pensate?».
Qualche giorno fa, in tour in Abruzzo e a Pescara per portare a teatro ‘Michelangelo’, il critico d’arte – dopo essere stato a cavallo di Ferragosto in Molise – in un’intervista a Il Centro ha proposto la riunificazione fra le due regioni per crearne una «più forte e più grande».
Al ‘sondaggio’ social del gruppo Fb hanno risposto in poche ore centinaia di utenti. Moltissimi quelli che lo hanno fatto a tono col post, vale a dire in maniera ironica e disimpegnata. Come si conviene sui social e in gruppi ‘satirici’. Alcuni però lo hanno fatto più seriamente.
Per esempio, Alessandro: «Serve una macroregione Marche-Abruzzo-Molise. Queste tre regioni da sole non vanno da nessuna parte. Oltre a riunire le regioni vanno fusi molti comuni e dimezzare il numero delle province, in attesa di eliminarle». Maria Isabella: «Sono per la riunione ma ciò non la renderebbe certo più forte». Carolina, controcorrente rispetto alla marea di commenti abruzzesi contro i poco digeriti cugini marchigiani (la rivalità è fortissima): «L’entroterra abruzzese, mi spiace confermarlo e dover dar ragione a mia cugina che ci vive, è rimasto al periodo della transumanza. Peccato! È una regione che ha una natura bellissima tra mare, monti, laghi, eppure la mentalità è ancora molto chiusa e poco incline al turismo. Sicuramente la regione (come tutta Italia) non è in buone mani, politicamente parlando. L’idea di assemblare Abruzzo, Molise e Marche, forse potrebbe portare una sferzata di energia… ma è quel ‘forse’ che non mi convince. Il modo di pensare potrebbe scontrarsi con quello ‘più aperto e flessibile’ delle vicine Marche». Gabriele, realista: «Inizi anni ‘70 ci fu una sommossa contro L’Aquila capoluogo di regione. Pescara ne avanzava il diritto per motivi sia logistici che di un territorio tecnologicamente avanzato. Riunire le due regioni, diventate due solo per motivi di sedie, posti etc etc sarebbe impossibile. Comincerebbero a chiedere chi deve essere capoluogo di regione. Pescara certamente non rinuncerebbe ad un occasione cosi ghiotta. E che c’azzecca (evidentemente Antonio Di Pietro, ndr) non starebbe con le mani in mano, anzi lui si candiderebbe per esserne il presidente! Allora dico divisi ma sempre uniti!». Alessandro, finalmente un molisano: «Io abito in provincia di Isernia… dico che il Molise esiste solo unito all’Abruzzo». Nicola non è molisano ed è talmente impietoso da sembrare leghista: «Col debito e la spesa pubblica che tiene il Molise diviso per numero di abitanti, anche no». Cesare la butta in politica: «Molise e Abruzzo divisi sono un’aberrazione della DC, riunirle è il minimo…».
Fin qui i commenti semi seri. Gli hashatg inseriti da ‘L’abruzzese fuori sede’ hanno fatto da guida a quelli, moltissimi, ironici al 100% (o quasi): #piùsiamomegliostiamo, #Molisequestocreto (citazione al contrario di una storica frase attribuita al senatore Razzi che era “questo creto”, ndr),
#ilMolisefrecheteseesiste, #oddjeoddje, #sembrefatto, #capracapracapraallaneretese, #Capracottacapoluogo.
Barbara: «Pecore, arrosticini, mozzarelle, pecorini, caciocavallo…non ce ne sarebbe per nessuno!». Clizia, evidentemente una fan di Gomorra: «Mo c’arripigliamm tutt chell ca è nuostr!». Eleonora, invece, non dimentica: «Il Molise ci ha abbandonati. Eravamo uniti e se ne sono voluti andare.
Devono prima venire alla nostra porta a supplicare perdono e pietà e poi, forti e gentili, potremo riaccoglierli». E poi, naturalmente, tanti che ‘il Molise non esiste, con chi ci dobbiamo riunire?’.
Uno scherzo, ma non per tutti.
In attesa di sapere come e se risponderà Molise Natzione, due certezze. Capracotta capoluogo ha riscosso successo. Al contrario della mappa a corredo del post. Criticata per assenze, assenze culinarie of course, fondamentali. Mancano gli arrosticini. E manca la ventricina. Forse non a caso. È causa di una delle guerre fra cugini più longeve della storia. Salume tipico dell’Abruzzo o del basso Molise? Nel dubbio…
ppm

2 Commenti

  1. Angela scrive:

    La riunificazione del Molise all’Abruzzo è l’unica via percorribile per la rinascita del Molise.

  2. Sergio Sammartino scrive:

    Noi di Majella Madre la soluzione la predichiamo dal 2010. Sia su facebook che sul Blog, pieno di articoli di eminenti cervelli. E ricordo che un sondaggio tra i Molisani di solo due anni fa, segnava il 77% desideroso, o almeno disposto, a ritornare a fare la parte meridionale degli Abruzzi. Che la cosiddetta “autonomia” (sempre falsa) sia stata un fallimento è la realizzazione di una lucida profezia di molti costituzionalisti, ed è sotto gli occhi di tutti. Ma…, tutto si mette a tacere per non dispiacere una ventina di politicanti sordi e ciechi, che pur di non perdere il morbido sotto alle natiche fingono di non vedere e non sentire.

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