Sostenere quanto più possibile i molisani in Venezuela attraverso la creazione di una valida rete umanitaria, istituzionale e comunicativa. Partendo da questi presupposti si è tenuto ieri mattina, nella sede comunale “Terzo spazio” a Campobasso, l’incontro tra il comitato Molise Pro-Venezuela e la fondazione Abruzzo Solidale.
All’incontro, presieduto dall’ex assessore regionale Michele Petraroia, è intervenuto Amedeo Di Ludovico, presidente della fondazione abruzzese di origini teramane ed ex imprenditore edile a Caracas, il giornalista Gianfranco Di Giacomantonio, segretario e tesoriere della fondazione, Lidia De Sanctis del comitato molisano Pro-Venezuela, il sindaco di Toro Roberto Quercio e la segretaria del consiglio dei “molisani nel mondo” Maria Tirabasso.
Sono circa due milioni gli italiani in Venezuela di cui 150mila rappresentano i cittadini di origine molisana ed abruzzese.
La fondazione solidale da tempo raccoglie medicinali, generi di prima necessità, beni di consumo per aiutare le famiglie in difficoltà agendo in stretto collegamento con i consolati e con l’ambasciata italiana a Caracas.
Il comitato molisano, appoggiandosi all’associazione di volontariato “Tedeschi” di Campobasso, ha voluto fortemente questo incontro per creare un prezioso sodalizio con i cugini abruzzesi al fine di supportare i nostri corregionali nelle difficoltà che attualmente vivono oltreoceano, a causa della crisi in corso, a livello sanitario, burocratico e sociale.
Toro è uno dei comuni con maggiore presenza dei cittadini molisani in Venezuela e proprio una famiglia di toresi ha fatto appello alla Fondazione Abruzzo Solidale poiché in difficoltà economiche e quindi impossibilitata a rientrare in Molise.
Avviare una collaborazione con la Fondazione Abruzzo Solidale può rappresentare dunque un’opportunità per dare risposte concrete a problematiche di questo tipo.
Al momento infatti esistono diversi casi di connazionali che hanno l’urgenza di rientrare in Italia ma che non riescono a tornare per motivi burocratici ed economici o perché non c’è nessun familiare disponibile ad accoglierli. La questione più urgente riguarda sicuramente l’invio di farmaci come antiepilettici, antidepressivi, farmaci per la pressione, diabete ecc.
Chi riesce a tornare poi va incontro ad altre problematiche legate alla mancanza di un alloggio o di un lavoro. «L’obiettivo – ha spiegato il presidente della fondazione – non è tanto far tornare tutti, perché ciò metterebbe in difficoltà Regione e Comuni, che hanno poco da offrire al momento data la situazione in cui verte il Paese, quanto più permettere alle famiglie in difficoltà di restare in Venezuela supportandoli da qui a livello economico, sociale e sanitario».
«È molto importante al momento porre una lente d’ingrandimento su queste problematiche anche a livello nazionale» ha dichiarato l’ex assessore Petraroia, che domani incontrerà il direttore generale del Ministero degli Esteri per sottoporgli la questione.
Quando anche il Molise vedrà concretizzarsi questo progetto sarà poi necessario creare una rete informativa diretta che agevoli le comunicazioni con i nostri corregionali all’estero.

Un Commento

  1. Claudio di sante Cellini scrive:

    Buon giorno sono residente a vacri provincia di Chieti mia domanda mi potete aiutare sono figlio di abruzzese teramano Bellante paese mio gruppo familiare è di sei persone

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