Anche stavolta, una corsa contro il tempo. Il 4 novembre scade la cassa integrazione alla Gam. È possibile prorogarla per un altro anno poiché l’azienda è in una zona dichiarata area di crisi complessa. Ma alcuni passaggi sono fondamentali. Primo fra tutti l’impegno da parte della Regione di poco più di 400mila euro per coprire la quota relativa al Tfr. La Gam non può farsene carico visto che è in concordato.
Il 31 ottobre, questo l’impegno preso dalla giunta Frattura nell’incontro con le maestranze e i sindacati la settimana scorsa, la proposta di legge necessaria sarà al vaglio dell’Aula. Oggi pomeriggio, intanto, l’assessore Carlo Veneziale ha convocato la Gam e i sindacati per esaminare la situazione. Molto probabilmente al termine della riunione sarà firmato un verbale congiunto per chiedere il rinnovo della cassa straordinaria al ministero del Lavoro. Poi ci sarà a Roma il cosiddetto esame congiunto per l’ok definitivo.
In vista dell’ulteriore anno di copertura per i 270 addetti (ottenuto con una modifica interpretativa al Milleproroghe inserita nel decreto manovrina da un emendamento del senatore molisano Ruta), resta in piedi anche il rapporto di fitto di ramo d’azienda con la Solagrital, cooperativa dell’ex gruppo Arena in liquidazione coatta amministrativa che formalmente aveva in carico i dipendenti.
Intanto, entro fine mese dovrebbe essere pubblicata la graduatoria del bando del Psr che dovrebbe cofinanziare i lavori di ristrutturazione dell’incubatoio. Alla misura ha infatti chiesto di accedere Agricola Vicentina, società del gruppo Amadori che si è aggiudicata i beni nella vendita congiunta delle tre curatele di Agria holding, Gam e Logint. Solo dopo l’assegnazione dei fondi pubblici, sarà avviato l’investimento e partiranno i lavori. La riapertura dell’impianto di incubazione è prevista dieci mesi dopo l’inizio della ristrutturazione.
