Mentre in tutta Italia tiene banco il dibattito, anche molto acceso, sullo Ius soli, ieri a Campobasso – come in tutti gli altri capoluoghi dello Stivale- è stato presentato il Dossier statistico immigrazione 2017, curato dossier In Molise, realizzato dai Centri Studi Idos e Confronti, grazie al contributo della Tavola Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.
A snocciolare i numeri del fenomeno nella nostra regione Norberto Lombardi, del Centro studi sulle migrazioni – Biblioteca Provinciale di Campobasso, in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Magno.
Nel Molise gli immigrati regolarmente residenti sono 12.982, con un aumento del 7,9%. Il tasso di crescita risulta però inferiore a quello del 2015 quando l’incremento era stato dell’11,4%. La percentuale di stranieri sulla popolazione, pari al 4,2%, è esattamente in linea con la media del Sud Italia, ma distante da quella nazionale (8,3%). La divisione per province vede in quella di Campobasso 9.537 presenze (73,5%) e in quella di Isernia 3.445 (26,5%). La provenienza del tutto prevalente è quella europea, pari a 7.306 residenti stranieri. La comunità più consistente è quella dei romeni, che costituiscono circa un terzo (32%) della popolazione straniera totale.
Dal continente africano proviene il 22,5% dei residenti stranieri, soprattutto dal Nord Africa, percentuale in linea con quella nazionale (20,7%). La comunità marocchina è la più numerosa, pari a 1.270 unità, la seconda in assoluto (9,8% del totale degli stranieri residenti).l cittadini di origine asiatica sono invece il 16,6% del totale degli stranieri residenti. In crescita i pakistani, stabili gli indiani. Contenute infine la presenza cinese e quella bengalese.
Anche in Molise la presenza degli stranieri si caratterizza sempre più come emergenza nonostante le importanti problematiche aperte sul piano demografico e della ripresa dei flussi emigratori, oltre che su quello dello sviluppo, in particolare nelle aree interne a maggiore rischio di spopolamento.
Negli ultimi anni la regione ha infatti toccato la percentuale più elevata di accoglienza tra le regioni italiane, superiore all’1 % rispetto alla popolazione residente. Sul totale dei titolari di permessi di soggiorno a termine, i richiedenti asilo o titolari di una qualche forma di protezione sono per l’anno 2016, il 51,8% del totale. Il Molise è coinvolto nella gestione dell’emergenza con 15 progetti Sprar attivati nei comuni che ospitano 526 beneficiari, di cui 39 minori. Più difficile è invece la determinazione dei numeri della cosiddetta accoglienza straordinarie nei Cat.
Una presenza che secondo Lombardi deve rappresentare una risorsa e soprattutto può diventare la ‘cura’ contro lo spopolamento del Molise. Il trend demografico è infatti l’aspetto più preoccupante della nostra regione. Il saldo della popolazione residente, nel 2016, è stato ancora una volta negativo: -1.578 in cifre assolute, -0,5% in percentuale, nonostante il saldo positivo dei migranti. Nell’ultimo triennio, i residenti sono diminuiti di 4.276 e in valore percentuale dell’1,37%. Trovano conferma, dunque, le prospettive di progressivo svuotamento demografico della regione, già avanzate negli anni scorsi dall’lstat. Secondo le più recenti previsioni della Svimez, infatti, per il concorso della caduta delle nascite e dell’emigrazione, nei prossimi 50 anni il Molise dovrebbe perdere circa 88.000 residenti e ridursi a poco più di 230.000 persone. Detto in soldoni, senza immigrati siamo destinati ad estinguerci.

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