Campobasso ospiterà il primo Molise Pride, la manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisex e Pride) il 26 maggio 2018. Il corteo, che sfilerà per le vie del centro, sarà il primo dei tanti Pride che coinvolgeranno le città italiane più importanti.
«Un obbiettivo storico – dichiara Luce Visco, presidente di Arcigay Molise – che mancava alla nostra regione. Abbiamo deciso di aprire l’Onda Pride, facendo in modo che Campobasso fosse la prima città ad ospitare un Pride nel 2018. La scelta di svolgere il Pride nel mese di maggio – continua Luce Visco – è inoltre un chiaro segnale contro l’omotransfobia. Maggio infatti è il mese solitamente dedicato alla lotta all’omotransfobia e, per il Molise, questo è ancora un tema centrale e importante. E soprattutto per questo che chiediamo l’impegno e il sostegno delle istituzioni, dal Comune alla Regione, e di tutta la società civile».
Madrina dell’evento sarà Vladimir Luxuria, che proprio l’anno scorso ha lanciato il Molise Pride dopo il successo del Basilicata Pride, e che sarà presente a Campobasso.
Un augurio speciale inoltre viene da Francesco Angeli, presidente di Arcigay Roma, originario di Campobasso. «Sarò in piazza ancora più orgoglioso del mio Molise», ha detto.
Insomma, un evento ‘storico’ per Campobasso e per l’intera regione.
Ma cosa c’è dietro il Pride? La marcia si tenne per la prima volta nel giugno 1970, e da allora ogni anno, nell’anniversario del 28 giugno 1969: il giorno degli scontri di Stonewall.
Lo Stonewall Inn, micro-locale al 53 di Christopher Street, a New York era un noto locale frequentato negli anni ‘60 da centinaia di gay, lesbiche, trans, travestiti. Anche se negli Stati Uniti in quegli anni essere gay è reato e l’omosessualità è considerata una malattia psichica dall’Oms. Dunque solo ‘nascosti’ nei locali si può essere se stessi.
Quella notte, il 28 giugno del 1969, i poliziotti fanno irruzione nel locale, ma per la prima volta qualcuno alza la voce, inizia a spintonare. Una ragazza, trascinata in strada, colpisce un agente in faccia con una bottiglia di vetro. Poi incita gli altri a fare lo stesso. È la miccia che dà il via alla rivolta e gli scontri continuano per ore. Proseguono nei giorni successivi. Alla fine i feriti sono decine.
Il movimento per la liberazione degli omosessuali inizia quel giorno. L’anno dopo, il giorno dell’anniversario della rivolta, per le strade di New York migliaia di persone scendono in piazza per chiedere dignità e diritti. È il primo Gay Pride della storia.
Ancora oggi i Pride di tutto il mondo si celebrano a fine giugno per questo e ancora oggi sono il momento in cui le comunità gay chiedono diritti ed eguaglianza.

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