Approfondiamo con il presidente della Camera di commercio del Molise, Paolo Spina, due nuovi servizi attivati presso l’ente camerale.
Partiamo dal Pid, punto impresa digitale.
Cosa sono i P.I.D.?
I punti impresa digitale sono strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio dedicate alla diffusione della cultura e della pratica della diffusione del digitale nelle MPMI (micro piccole medie imprese) di tutti i settori economici.
Il progetto si inserisce all’interno del Piano nazionale impresa 4.0 varato dal governo per dare vita alla quarta rivoluzione industriale in Italia, con la collaborazione del Network Nazionale Impresa 4.0.
Cosa sono il Piano nazionale Impresa 4.0 (I4.0) e il Network Nazionale Impresa 4.0 (I4.0)?
Il Piano I4.0 è un pacchetto di strumenti che va dalle misure fiscali a supporto degli investimenti e della spesa in ricerca e sviluppo a una serie di supporti per rilanciare la competitività delle imprese italiane, sostenendole nei loro programmi di investimento e di innovazione.
Il Network I4.0 è costituito da una rete di soggetti quali: i PID che si occuperanno di diffusione locale della conoscenza di base sulle tecnologie in ambito Industria 4.0: gli Innovation Hub, costituiti ad oggi presso Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e CNA, che si occuperanno di formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche per i settori di competenza e di coordinamento delle strutture di trasformazione digitale e di trasferimento tecnologico;
i Competence Center che si occuperanno di alta formazione e sviluppo progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Quali sono gli obiettivi del PID?
Promuovere i servizi digitali in grado di portare valore alle imprese, aumentando la consapevolezza “attiva” delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici, ma anche sui rischi connessi al suo mancato utilizzo.
Il digitale oggi non è più un’opportunità, ma una necessità per tutte le imprese
Quali sono i servizi offerti dal PID?
Diffusione conoscenze di base su tecnologie Impresa 4.0;
erogazione di voucher alle imprese per interventi in tema di innovazione digitale finalizzati all’uso delle tecnologie abilitanti I4.0;
mappatura della maturità digitale delle imprese e assistenza nell’avvio di processi di digitalizzazione attraverso i servizi di assessment e mentoring;
corsi di formazione su competenze di base nel settore digitale;
orientamento verso strutture più specialistiche come i Digital Innovation Hub, gli Ecosistemi Digitali e Competence Center;
promozione dei servizi camerali per l’Agenda Digitale (Identità digitale CNS/Firma/SPID, il Cassetto Digitale dell’imprenditore, il SUAP telematico e il fascicolo d’impresa, la fatturazione elettronica,…).
Quali sono le tecnologie abilitanti alla base di I4.0?
Soluzioni di manifattura avanzata: sistemi di produzione tecnologicamente avanzati, interconnessi e modulari, pertanto molto flessibili e performanti. Tra i principali sistemi troviamo la robotica con i robot collaborativi;
manifattura additiva: sistemi di produzione che aumentano l’efficienza di utilizzo dei materiali, come stampanti 3D connesse a software di sviluppo digitali;
realtà aumentata: utilizzo di sistemi di visone a realtà aumentata a supporto dei processi produttivi;
simulazione: simulazione tra macchine intelligenti e interconnesse per aumentare la produttività e ottimizzare i processi;
integrazione Orizzontale/Verticale: integrazione di informazioni e dati tra tutte le aree della filiera produttiva, dal fornitore al consumatore finale;
“Internet Industriale delle Cose” (IOT): comunicazione multirezionale tra gli elementi della produzione, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, attraverso l’uso di internet;
Cloud: diffusione e implementazione di soluzioni di cloud computing e di gestione dei dati su sistemi aperti;
Cyber-security: nuove norme di sicurezza per proteggere i dati, sempre più esposti al rischio di compromissioni per le numerose interconnessioni interne ed esterne;
Big Data analytics: analisi di grandi quantità di dati per ottimizzare i processi di produzione.
Per ulteriori informazioni, chi interessato può scrivere a : pid@molise.camcom.it

IL SOVRAINDEBITAMENTO

La Camera di Commercio del Molise ha istituito al suo interno l’Organismo di Gestione delle Crisi da Sovraindebitamento.
L’Organismo, iscritto con provvedimento del direttore del dipartimento per gli Affari di giustizia del Ministero, al numero 86 del registro è pienamente operativo con 20 professionisti gestori accreditati.
Si tratta di un nuovo strumento, a disposizione delle imprese e dei consumatori, per poter gestire quelle fasi della crisi dell’impresa o di notevole esposizione debitoria da parte dei consumatori che non siano risolvibili con altri strumenti.
Che cos’è un “Organismo di Sovraindebitamento”?
È un’istituzione che offre sostegno a chi, nonostante gli sforzi, non riesce più a sostenere i propri impegni economici e rimborsare finanziamenti oppure non riesce ad onorare i propri debiti e vuole proporre un piano di rientro con i propri creditori e fornitori.
A cosa è dovuto il “Sovraindebitamento”?
Il sovrandebitamento è una situazione in cui il debito contratto è maggiore del reddito disponibile con sopravvenuta impossibilità ad adempiervi, sia per la persona privata sia per l’impresa non soggetta alla legge fallimentare.
La perdita del lavoro, una malattia prolungata, una riduzione dello stipendio e di conseguenza del reddito disponibile, possono essere le cause di sovra indebitamento, ad esempio.
Può definirsi come «una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni».
Qual è l’obiettivo dell’OCC ?
L’obiettivo è quello di esdebitare il soggetto, farlo tornare “pulito” sul mercato per iniziare una propria vita economica. La Camera di commercio sarà al fianco dell’impresa o del soggetto consumatore per affiancarlo e consigliarlo nella predisposizione del piano che dovrà essere presentato per l’omologa al Tribunale.
Chi può far ricorso all’Organismo da Sovraindebitamento?
Il ricorso alla procedura di sovraindebitamento può avvenire esclusivamente da parte del soggetto debitore, a differenza delle procedure concorsuali nessuna iniziativa può essere intrapresa dai creditori. Il debitore è l’unico che può iniziare la procedura facendo apposita istanza ad un Organismo iscritto corredata della sua situazione finanziaria e di un apposito piano di rientro.
Possono accedere alla procedura: il consumatore (piano del consumatore); l’imprenditore agricolo;
le coseiddette start up innovative; l’imprenditore commerciale cosiddetto “sotto soglia” (ex art 1 Legge Fallimentare) ossia che negli ultimi tre esercizi abbia avuto un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore a 300.000,00 (trecentomila/00) euro, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro 200.000,00 (duecentomila/00), ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro 500.000,00 (cinquecentomila/00); l’imprenditore sopra la soglia art. 1 Legge Fallimentare, ma con debiti inferiori ad euro 30.000,00 (trentamila/00); l’imprenditore cessato; il socio illimitatamente responsabile; i professionisti, artisti e altri lavoratori autonomi; le società professionali ex L. 183/2011; le associazioni professionali o studi professionali associati; le società semplici costituite per l’esercizio delle attività professionali; gli enti privati non commerciali.
Non può accedere: l’imprenditore soggetto ad altre procedure concorsuali; chi, nei 5 anni precedenti, abbia già fatto ricorso ad una procedura per sovraindebitamento; chi ha subito provvedimenti di revoca, risoluzione o annullamento dell’accordo di ristrutturazione o del piano del consumatore; chi presenta una documentazione incompleta o insufficiente a ricostruire la situazione economica. Non è prevista la possibilità di accesso allo strumento del sovraindebitamento se il debitore ha provocato con negligenza o con altri strumenti illeciti la situazione di perdurante equilibrio economico.
Come funziona l’accordo ristrutturazioni dei debiti ed il piano del consumatore?
Il debitore che presenta i requisiti del sovraindebitamento, prima che il debito diventi esecutivo, ha la possibilità per risolvere la crisi di rivolgersi agli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento che a seconda dei casi può prevedere la predisposizione di un: 1) accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti sulla base di un piano proposto dal debitore: in questo caso il cosiddetto accordo del debitore consiste nel sottoporre ai creditori una proposta di ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti in qualsiasi modo, anche se questo comporta l’eventuale cessione di propri crediti futuri. Inoltre, deve dare prova che il piano sia realizzabile, anche con l’aiuto di garanzie e garanti. Una volta elaborata la proposta, questa viene sottoposta ai creditori. Il Tribunale verifica che vi sia il consenso dei creditori (che devono rappresentare almeno il 60% dell’ammontare dei crediti) e, in tal caso, si procede all’omologazione dell’accordo; 2) piano del consumatore: è un piano a cui si può accedere solo in presenza di determinati requisiti e condizioni, primo fra tutti quello di essere persone fisiche senza debiti derivanti dall’attività di impresa o professione, essere in buona fede, ovvero non aver causato con negligenza o con colpa la situazione di sovraindebitamento.
Il debitore dovrà fornire tutta la documentazione atta a descrivere la propria situazione economica e patrimoniale, e potrà essere richiesta una volta ogni cinque anni.
Ricapitolando quali sono le differenze di procedura?
Nell’accordo di ristrutturazione ai creditori viene proposto una proposta di accordo con importi e tempi definiti per saldare in tutto o in parte i debiti. L’accordo è omologato dal giudice se sono favorevoli creditori che rappresentano almeno il 60% del credito.
1. Nel caso del piano del consumatore non è necessario il parere favorevole dei creditori e la procedura è riservata esclusivamente a debiti che non riguardano una attività imprenditoriale o professionale.
2. Nella liquidazione del patrimonio del debitore il debitore e il Gestore individuano i beni da vendere e destinano il ricavato al pagamento in tutto o in parte dei debiti.
Come potrebbe definire in sintesi il servizio che la camera di Commercio del Molise offre agli utenti per il sovraindebitamento?
Con la Camera di commercio i debiti pesano molto di meno. La Camera di commercio mette a disposizione l’Organismo di Composizione delle Crisi da sovraindebitamento per la piccola impresa, l’imprenditore agricolo, il consumatore con problemi economici dovuti ad una situazione debitoria. Con il supporto di esperti e nella massima riservatezza verrà fornita tutta l’assistenza necessaria ad alleggerire il carico dei debiti accumulati e a proporre un piano di rientro con i debitori.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.