La Fondazione “Il cuore delle donne” al servizio delle “periferie” sociali. La casa circondariale di Benevento ha accolto di recente l’iniziativa della Fondazione “Il cuore delle donne” di recente costituzione, presieduta nella funzione di presidente onorario, dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, e dal presidente dottoressa Cecilia Politi, direttore Uoc di Medicina Interna P.O.“F. Veneziale” di Isernia, per attivare uno dei progetti messi in campo rivolti alla prevenzione, informazione e cura della salute femminile, soprattutto laddove le cure specialistiche non sono facilmente realizzabili.
Lo scorso 15 dicembre, una rappresentanza della Fondazione composta da tre medici e dalla segretaria generale, ha incontrato le ospiti della Casa Circondariale di Benevento per la prima giornata dedicata alla informazione delle detenute, sui fattori di rischio delle malattie cardio circolatorie nella donna. «È stata una giornata di grande umanità- ha raccontato l’equipe della Fondazione – Un incontro significativo nel quale abbiamo visto la partecipazione naturale e spontanea delle detenute, la loro voglia di essere ascoltate dimostrando di essersi sentite considerate “persone “e non detenute. Tante sono state le domande sulle loro patologie e dei loro familiari».
L’incontro, cui hanno partecipato circa 35 detenute ed i loro educatori, oltre al vicedirettore ed ad il personale di sorveglianza, si è svolto in un clima di grande attenzione e di interesse per i dati epidemiologici che evidenziano la maggiore mortalità cardiovascolare della popolazione femminile rispetto a quella maschile sia in Europa che in Italia. Sono stati presentati i principali fattori di rischio cardiovascolare “modificabili”, come le anomalie lipidiche, l’ipertensione, il fumo, il diabete, l’obesità, l’inattività fisica ed il ruolo della depressione. Proprio temi caldi come il fumo, e l’importanza di tenere sotto controllo i valori glicemici, la pressione arteriosa ed il peso corporeo sono stati lo spunto per una approfondita chiacchierata tra i medici e le detenute.
Inoltre, sono state presentate anche le carte del rischio cardiovascolare ed i test che verranno effettuati nella seconda giornata, quella dedicata alla diagnosi e alla stratificazione del rischio cardiovascolare nelle ospiti della casa Circondariale che vorranno partecipare allo screening, esprimendo il consenso .Le detenute che hanno partecipato , non solo hanno ascoltato con quella attenzione che qualunque donna dovrebbe porre al proprio stato di salute, ma sono intervenute chiedendo chiarimenti anche sulle patologie che colpivano i loro familiari.
Un significativo approccio che ha posto al centro la cura per la persona, ponte di collegamento che ha permesso loro di transitare oltre le mura del carcere, vicino alla realtà ed ai loro affetti.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.