La giunta regionale ha chiesto al ministero delle Politiche agricole il riconoscimento dello stato di eccezionale siccità relativo al periodo primavera-estate 2017, quantificando in circa 52,5 milioni di euro i danni arrecati al settore. Nel provvedimento dell’esecutivo – si tratta di una delibera del 29 dicembre scorso – sono inseriti 89 Comuni delle province di Campobasso e Isernia (box in pagina, ndr).
Dai dati pluviometrici e termometrici del periodo 1° giugno – 31 agosto 2017, rilevati in 21 stazioni della rete di monitoraggio del Servizio regionale di Protezione civile, è risultato che le precipitazioni sono state inferiori alla media, da un minimo del 20% a Montemitro ad un massimo dell’83% a Forlì del Sannio e in 16 stazioni più del 50%.
La temperatura media mensile, rispetto al relativo valore del decennio precedente, nei mesi di giugno, luglio e agosto è stata superiore, rispettivamente, di 2.1, 0.7 e 2.4 gradi.
A inizio 2017, inoltre, la regione era stata investita da un’eccezionale ondata di neve e gelo. Poi la siccità. Un ‘tandem’ che ha prodotto danni molto significativi.
In base alla recente normativa nazionale in materia, le imprese agricole situate, fra le altre regioni, in Molise e che hanno subito danni dalla siccità possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui all’articolo 5 del decreto legislativo
102/2004.
Da fine luglio, sia per via della richiesta di informazioni dal Ministero sia per via delle segnalazioni di Coldiretti, Confagricoltura e Cia nonché della richiesta dell’Associazione nazionale Produttori agricoli Molise di attivazione delle previste procedure per il riconoscimento della calamità naturale, la Regione si è attivata per delimitare i territori danneggiati per poter ottenere il riconoscimento di evento eccezionale e accedere così al Fondo nazionale di solidarietà. Attraverso le numerosissime segnalazioni da parte delle aziende, trasmesse direttamente o tramite i Comuni interessati (122 su 136) si è constatato che la prolungata siccità della primavera e dell’estate 2017 ha causato in tutta la regione, tranne alcune zone irrigue, consistenti danni alle produzioni agricole.
Gli aiuti alle imprese, precisa la delibera 540 del 2017, sono subordinati all’effettiva assegnazione delle risorse del Fondo di solidarietà nazionale.

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