Infermieri e biologi ‘abusivi’ regolarmente assunti all’Arsem pur non essendo iscritti ai rispettivi ordini professionali. È quanto scoperto dal Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Campobasso, coordinato dal comandante luogotenente Mario Di Vito, che nell’ultimo periodo ha svolto un’attività d’indagine sul fenomeno dell’abusivismo delle professioni sanitarie.
Gli accertamenti sono stati svolti attraverso mirate ispezioni presso strutture regionali eroganti prestazioni sanitarie, nonché attraverso controlli incrociati con gli elenchi del personale sanitario operante e i dati ufficiali forniti dai rispettivi Ordini di categoria. Al termine degli accertamenti i militari del Nas hanno segnalato alle competenti Autorità Giudiziarie ( di Campobasso, Isernia e Larino) 34 persone per il reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria.
In particolare è emerso che 31 infermieri, seppur dipendenti dell’Azienda sanitaria della Regione Molise, non risultavano iscritti all’Ordine Ipasvi (Infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d’infanzia); 2 biologi operanti in alcuni laboratori di analisi del basso Molise non iscritti all’Ordine dei Biologi e un operatore che effettuava in farmacie della Regione rilevi audiometrici senza alcun titolo abilitativo.
L’Azienda sanitaria, a seguito dell’intervento del Nas Carabinieri, ha adottato nei confronti degli interessati i previsti provvedimenti disciplinari. Sono tuttora in corso accertamenti finalizzati a verificare anche eventuali condotte omissive da parte dei responsabili dell’Azienda Pubblica.
L’iscrizione agli Albi o Ordini professionali è obbligatoria sia per i professionisti dipendenti pubblici sia per i professionisti che operano in strutture private. In merito è opportuno rilevare che la normativa affida ai Collegi e agli Ordini professionali una finalità esterna e una finalità interna. La prima è la tutela del cittadino che ha il diritto, sancito dalla Costituzione, di ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato, in possesso di uno specifico titolo abilitante, senza pendenze rilevanti con la giustizia ecc. La seconda finalità è rivolta agli operatori iscritti all’Albo, che il Collegio è tenuto a tutelare nella loro professionalità, esercitando il potere disciplinare, contrastando l’abusivismo, vigilando sul rispetto del Codice deontologico, esercitando il potere tariffario, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale.

2 Commenti

  1. Michele Rocco scrive:

    Aggiungo, ma mi pare quasi inutile dirlo che, nonostante l’idoneità al primo concorso per Biologi, non vinsi questo secondo concorso, pur essendo stato bandito per semplici laureati in Biologia!

  2. Michele Rocco scrive:

    Dibversi anni fa partecipai ad un concorso per Biologi (iscritti all’albo professionele) all’ospedale di Larino. Chiaramente non vinsi il concorso ma fui dichiarato idoneo, adesso non ricordo bene se immediatamente dopo il vincitore. A distanza di due anni (all’epoca si diceva che le graduatorie da cui attingere avevano durata biennale) lo stesso ospadale, facendo trascorrere giusto due anni, bandì un nuovo concorso per tre posti. Ma questa volta il concorso richiedeva la sola laurea in Scienze Biologiche e quindi senza iscrizione all’Ordine apposito.
    Ho continuato a fare, al tempo, l’insegnante precario.
    Mi sono fatto il concetto, forse sbagliato, che i posti si creano quando servono, per i singoli e, a seconda delle loro condizione, si richiedono o meno titoli di accesso o aggiuntivi. Non è il caso in questione, io ormai sono fuori da tempo dal mondo del lavoro, ma c’è da riflettere.

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