Caro sindaco,
mi chiamo Francesco, ho dieci anni e visto che fino a 16 anni non posso usare Facebook perché è vietato, ti scrivo una lettera per dirti che mi dispiace delle brutte cose che hanno detto alcuni ragazzi in questi giorni.
A casa mia si leggono i giornali e si ascoltano anche i telegiornali e anche se a me non sempre mi piacciono, mamma mi ha fatto leggere l’articolo che diceva di quello che è successo a te quando hai deciso di aprire le scuole visto che non c’era la neve.
Infatti è così, è davvero brutto che qualche ragazzo non ha avuto rispetto per la decisione che hai preso per il bene di tutti.
Anche tu sindaco mi sa che hai dei figli e quindi sicuramente quando fai qualcosa per i bambini pensi anche a loro.
Quindi io ti volevo chiedere scusa per questi ragazzi che forse non hanno capito che certe cose non si dicono e che andare a scuola è una fortuna per tutti quanti.
Anche io certe volte non voglio andare a scuola però non mi arrabbio con nessuno perché alla fine la scuola è come un lavoro. Nonna mi dice che faccio l’operaio della cultura perché la scuola al posto dei soldini ti dà il sapere e la libertà di scegliere quello che vuoi fare da grande se studi.
A casa mi hanno spiegato che un sindaco è il primo di tutti i cittadini e che decide le cose per fare il bene di tutti. Allora io penso che sei come il mister di una squadra di calcio perché lui deve fare delle scelte per avere dei bei risultati che fanno felici i giocatori e anche i tifosi. Però se il mister sbaglia non si può urlare e litigare altrimenti i calciatori vengono puniti e pure i tifosi. Bisogna rispettare chi fa un lavoro per gli altri e bisogna rispettare anche le regole, altrimenti che ci stanno a fare?
Io non lo so se voglio fare il sindaco da grande ma anche se farò il calciatore oppure il poliziotto devo imparare a rispettare le persone e le regole se voglio fare delle buone azioni. Anche perché voglio essere pure un bravo ragazzo.
Secondo me hai fatto bene ad aprire la scuola e se ci sono bambini più grandi un po’ arrabbiati tu ci devi passare sopra perché tanti altri bambini sono felici invece di andare ogni mattina in classe per imparare ad essere piccoli cittadini migliori.
Ciao sindaco, spero che leggerai la mia lettera.
Francesco

Un Commento

  1. Antonia Tebano scrive:

    Bravo Francesco! Quello che è accaduto è inqualificabile, per usare un eufemismo, e come è stato già detto, è il segno di una perdurante latitanza dei genitori, di un lassismo delle istituzioni scolastiche, ma anche di chi è chiamato a governarci: dall’offesa vigliacca fatta online il passo è breve per andare a devastare la città con atti di vandalismo. In tanti tacciono sul tema, che invece è scottante, ma non è tacendo o lasciando passare che le cose si risolveranno! Si faccia un discorso allargato tra associazioni dei genitori, scuole, parrocchie, associazioni sportive, amministrazione comunale: insieme si può porre rimedio a questa deriva. E così non vedrete più adolescenti che si avvinazzano benché minorenni, che bivaccano fino a tarda sera sulle scalinate del Tribunale piuttosto che in Corso Bucci, che devastano via Ferrari o villa Musenga. Campobasso, se ci sei, batti un colpo!!

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