Nei giorni scorsi l’Acem ha elaborato un manifesto per il rilancio dell’edilizia in Molise da sottoporre agli schieramenti politici che si contenderanno la guida della Regione.
Nel documento sono illustrate le priorità su cui lavorare per rimettere in piedi un comparto in crisi da anni. In particolare, l’associazione dei costruttori presieduta da Corrado Di Niro chiede il coinvolgimento diretto «di chi sta sul campo si possono affrontare e risolvere i problemi in quanto solo chi conosce dall’interno la realtà è in grado di proporre le giuste soluzione dettate dall’esperienza maturata».
Un primo riscontro arriva dal consigliere regionale di Progetto Molise Nicola Romagnuolo. «Ho letto in questi giorni dell’iniziativa dell’Acem per il rilancio dell’edilizia in Molise. A proposito dell’invito rivolto ai rappresentanti della politica di coinvolgere le associazioni dei costruttori edili per il rilancio del comparto, ritengo che sia necessario fare qualcosa di concreto che possa portare all’effettiva ripresa dell’edilizia che sarà il volano per la crescita economica della nostra Regione», dichiara Romagnuolo.
«Da anni – prosegue – mi esprimo in tal senso ricordando a tutti che il settore dell’edilizia è un moltiplicatore economico che coinvolge tutte le fasce sociali e tutti i comparti della nostra società e può dare lavoro ai giovani e meno giovani (oggi abbiamo molti disoccupati cinquantenni, tecnici, muratori, manovali, impiantisti, fabbri). A tal proposito, se sarò eletto, mi impegno concretamente a presentare una proposta di legge che preveda un contributo a fondo perduto, dai diecimila ai trentamila euro, per chi ristruttura le proprie abitazioni ai fini della vulnerabilità sismica degli edifici, o per il rifacimento dell’impiantistica a norma di sicurezza, o per il risparmio energetico. Mi impegnerò – assicura – affinché molti potranno beneficiare dell’incentivo che, pertanto, non sarà una tantum ma diventerà strutturale e, quindi, riproponibile negli anni. Le piccole e medie imprese potranno continuare a lavorare contribuendo e non poco all’economia regionale. Sarà incentivato il recupero dei nostri centri storici e salvaguardato il patrimonio edilizio».

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