Oltre 1000 nomi pronunciati lungo Salita Santa Cristina dove c’è l’unico immobile di Campobasso confiscato dallo Stato alla Sacra Corona Unita. Mille vittime di mafia, uomini e donne uccisi perché si sono ribellati al malaffare, come Lea Garofalo, testimone di giustizia vissuta a Campobasso e trucidata dalla ‘ndrangheta il 24 novembre del 2009. Del suo corpo, in gran parte bruciato dai suoi aguzzini, vennero ritrovati 2800 frammenti di ossa gettati in un tombino. E ancora Elio Di Mella, il carabiniere freddato dalla camorra cutoliana e Gheorghe Radu il bracciante romeno vittima dello sfruttamento e del lavoro irregolare.
Ieri mattina migliaia di studenti sono scesi in piazza per ricordare gli eroi che hanno scelto la strada della legalità, in occasione della XXIII edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale e con il Comune di Campobasso. Intorno alle 9.30 il corteo di studenti e cittadini ha attraversato le principali strade della città per ritrovarsi davanti al Municipio. Ad accogliere i giovani anche il questore di Campobasso Mario Caggegi: «Ho fatto i miei complimenti ai ragazzi – ha commentato – e ho detto loro di continuare così, perché solo sensibilizzando a macchia d’olio si possono ottenere dei risultati contro la criminalità organizzata, contro l’omertà e l’illegalità».
Oggi si partirà alla volta di Foggia per la manifestazione nazionale, a cui parteciperà anche il vescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini: «Il tema scelto da Libera –‘Terra! Solchi di verità e giustizia’- è anche un chiaro riferimento per la nostra terra molisana dal forte sapore rurale. Anche noi infatti – sottolinea il vescovo Bregantini – sentiamo il pungolo della malavita che insidia le nostre terre. Lo sentiamo in vario modo: la corruzione sempre in agguato, le divisioni interne, le ingiustizie sul piano della vita agricola, lo spopolamento delle nostre campagne, la denatalità che priva di speranza i nostri piccoli borghi paesani. Siamo grati per tutta l’attività di Libera – afferma il presule di Campobasso – che richiede, anche a noi, un forte appello alla coscienza e alla nostra responsabilità. Siamo perciò uniti a tutti coloro che manifesteranno nella città di Foggia, solidali con le forze socio – politiche, guidati anche dalla presenza ecclesiale del vescovo locale e di tutta la realtà ecclesiale del sud. Ci aiuti San Michele, così tanto venerato da noi, che ha sempre difeso le nostre terre contro il male».
Infine, sabato 7 aprile, collegata alla Giornata della Memoria e dell’Impegno è previsto un incontro presso l’Itis “G. Marconi” dal tema ’Ogni singolo è un presidio di legalità’, dalle 9.30 alle 12.30; mentre la sera, al Teatro Savoia, la compagnia teatrale ’La bottega dell’attore’, dell’Associazione Onlus Vivi il tuo quartiere ’Colle dell’Orso’ di Campobasso, presenterà lo spettacolo ’Minchia, signor Tenente’, una tragicommedia che ricorderà la strage di Capaci del 23 maggio 1992 e la morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta.

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