A disposizione dei giovani che vogliono occuparsi di agricoltura ci sono 70 milioni. Un plafond di tutto rispetto, quello del bando Ismea accessibile anche in Molise.
Queste le agevolazioni dell’avviso approvato a fine marzo: mutui a tasso agevolato per l’acquisto di aziende agricole, concedibili a giovani tra i 18 ed i 41 anni non compiuti, che, in possesso di adeguati requisiti professionali, presentano un piano di sviluppo aziendale sostenibile, fattibile e con indicatori di bilancio che ne attestino la vitalità economica.
«Un’opportunità da non sottovalutare – afferma il presidente di Confcooperative Molise Domenico Calleo – anche perché il 50% delle risorse disponibili è riservato alle Regioni del Centrosud, Molise compreso. Da tempo la nostra organizzazione è impegnata nel promuovere una cultura imprenditoriale tra i giovani alle prime esperienze lavorative e tra i meno giovani espulsi dal mondo del lavoro, come alternativa al classico lavoro subordinato che è sempre meno stabile e più difficile da raggiungere».
«D’altra parte – prosegue il capo dell’organizzazione più rappresentativa del mondo cooperativo – abbiamo sempre sostenuto che il Molise è una regione a chiara vocazione agricola, soprattutto nelle sue aree interne, dove le politiche industriali del passato hanno prodotto solo illusioni e sperpero di risorse pubbliche. Un approccio moderno al settore primario, invece, ancora oggi potrebbe aiutare il Molise centrale a trovare risposte economiche, sociali ed occupazionali a patto che le proposte finanziate guardino concretamente al futuro, tengano conto dei reali sbocchi di mercato e siano calate alla realtà locale. Le istituzioni, poi, dovrebbero accompagnare i neo imprenditori anche nelle fasi di start-up, con idonei percorsi di assistenza tecnica e aggiornamento professionale. Ovviamente noi siamo anche convinti – conclude Calleo – che le proposte da privilegiare debbano essere quelle che si integrano in percorsi di filiera, organizzati in modo da controllare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dai campi alla tavola. In tal senso il modello cooperativo ha dimostrato di essere uno strumento idoneo per trasformare le criticità delle piccole dimensioni, che caratterizzano diffusamente la realtà molisana, in straordinarie opportunità di crescita sostenuta dai valori del capitale umano ed ambientale di cui la nostra regione certamente non difetta».
Carmela Colozza, che dirige il Centro servizi di Confcooperative, in merito al bando Ismea osserva che bisogna fare tesoro del passato, quando troppo spesso sono stati finanziati progetti calati dall’alto, impeccabili dal punto di vista formale, ma che avevano due difetti di base, che ne hanno decretato il successivo e rapido fallimento: l’impreparazione professionale dei soggetti beneficiari e lo scollegamento con la realtà territoriale di riferimento ed i relativi concreti sbocchi di mercato.
Il Centro servizi, spiega Camela Colozza, «ha organizzato un servizio di analisi di fattibilità ed accompagnamento alla progettazione per chi intende avvalersi delle agevolazioni finanziarie previste dal bando Ismea. Lo scopo di tale attività è quello di valutare la fattibilità reale delle idee imprenditoriali, fornendo elementi di analisi critica agli aspiranti imprenditori, al fine di aiutare i progetti meritevoli e scoraggiare quelle iniziative che non presentano adeguati presupposti di fattibilità. Insomma vorremmo contribuire alla migliore utilizzazione di questa importante opportunità, facendo capire che i progetti da presentare sono quelli che rispondono ad esigenze imprenditoriali esistenti e non quelli che nascono per rispondere al bando, senza un progetto di impresa già esistente».
Alla sede di Confcooperative Molise – in via Guerrizio 2 a Campobasso – può essere richiesto il servizio di analisi preliminare della fattibilità dei progetti (il riferimento è Luisana Passarelli).

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