Nata qualche anno fa, quando per la filiera avicola la Regione che ne deteneva ancora gli asset produttivi propose la via della socializzazione, la Tripla A quest’anno chiude un consuntivo che parla di prospettiva.
Nel tardo pomeriggio di oggi l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio. Alla vigilia, il presidente Giovanni Cristofano evidenzia non senza soddisfazione: «Quest’anno abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, abbiamo fatturato 10 milioni di euro e contiamo di salire a 12-13 per il 2018.
Abbiamo avuto molte difficoltà in passato perché siamo partiti da zero come cooperativa e sappiamo che in Molise, ma in generale in tutto il Sud il modello cooperativo non viene preso sul serio. Noi abbiamo deciso di metterci in gioco e quest’anno siamo riusciti a raggiungere il tanto agognato pareggio. Le prospettive sono buone, il mercato sembra sia abbastanza favorevole. Collaboriamo con i grandi marchi del settore e facciamo anche parte della cooperativa Cafar, che è una società del gruppo del gruppo Martini. Pensiamo di aumentare la nostra produzione attuale che è di 100mila polli a settimana».
Insieme ai suoi colleghi allevatori, Cristofano ha creduto nella filiera avicola anche quando è stato difficile restare fuori dagli ‘schieramenti’. «Il Molise si presta molto all’allevamento avicolo, è l’ideale. Il mercato chiede un prodotto antibiotic free e nessuna regione è vocata come il Molise a questo tipo di produzione. Abbiamo un’aria molto salubre, allevamenti piccoli, dislocati bene sul territorio che riescono a dissipare tutte le cariche batteriche, contrariamente a quello che succede in Veneto o in Emilia Romagna dove si depositano e restano e quindi gli allevatori hanno bisogno di fare molti trattamenti. Noi ne facciamo pochissimi, acquistiamo di tasca nostra i medicinali e li utilizziamo il minimo indispensabile. Il nostro è già un prodotto abbastanza ‘libero’ da antibiotici».
Ecco perché rinnova l’appello alla politica, in questo caso al neo governatore Toma e alla sua squadra di governo: a credere nel settore, anche perché i più grandi player del settore e non solo stanno mostrando tutto il loro interesse. «Ai politici chiediamo di prendere coscienza del fatto che una filiera avicola in Molise che funziona e produce è un volano di crescita per questa regione. Se Aia costruisce un incubatoio in zona, dato che ha tutte le ovaiole prese all’epoca dalla ex Gam, e se Amadori riesce a far partire l’incubatoio si creeranno posti di lavoro – conclude Giovanni Cristofano – e un indotto importante che può portare benessere a tutti gli abitanti del Molise».

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