Al centro dell’incontro, le infrastrutture. Fondamentali per la crescita di un territorio. Il ministro del Sud Barbara Lezzi e il governatore del Molise Donato Toma hanno parlato anche di spopolamento e infrastrutture immateriali, come la banda ultra larga, di post sisma e carenza di personale, problema che riguarda soprattutto le amministrazioni più piccole. Su tutti i fronti, al quadro illustrato dal capo di Palazzo Vitale la titolare delle politiche per il Mezzogiorno ha assicurato piena collaborazione.
«Quello con il presidente Toma è stato un incontro schietto e cordiale nel corso del quale mi ha manifestato con chiarezza quali sono le principali criticità e sfide che attengono il Molise. Al primo posto c’è il tema delle infrastrutture, sia sul versante della realizzazione sia della manutenzione. In una regione prettamente collinare e montana, adeguati collegamenti sono indispensabili per raggiungere le aree interne e le regioni limitrofe. Sulle infrastrutture, così come per le Zes, sarà fondamentale giungere a soluzioni condivise con le regioni con le quali il Molise confina», ha dichiarato Lezzi a margine del vertice che si è svolto a Roma.
«Tra gli altri temi che sono stati posti alla mia attenzione voglio sottolineare il problema dello spopolamento della regione, la necessità di portare la banda ultra larga nelle aree interne, la ricostruzione post sisma, il patto per il Molise e la carenza di personale nei piccoli comuni che, in quella regione, rappresentano la grande maggioranza. Al presidente Toma – ha concluso Lezzi – ho offerto la mia disponibilità e piena collaborazione: il nostro Sud ha bisogno di coesione, competenze, investimenti e legalità per colmare il gap rispetto al resto del Paese».
Per il presidente Toma si è trattato di un incontro molto positivo. «Ho trovato – ha detto – un ministro disponibile ad ascoltarci. Le ho lasciato un dossier molto particolareggiato sulla situazione della nostra regione riguardo a ciò che è stato programmato, ciò che è stato avviato e ciò che resta ancora da fare. L’impegno principale che è venuto fuori da questo colloquio è quello di affiancarci, seguirci e di confrontarci operativamente sulle cose da fare: potenziamento infrastrutturale, accelerazione delle procedure burocratiche per Patto per il Molise, possibilità di diventare partner con l’Abruzzo o con la Puglia per quel che riguarda le Zone economiche speciali. Abbiamo parlato, inoltre, di turismo, di strategie per incrementare la presenza di imprese sul territorio molisano e, di conseguenza, accrescere l’offerta di lavoro».

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