Erano attese risposte allo stabilimento di Atessa, nella Val di Sangro, dal management di Fca e ieri la direzione della Sevel ha convocato il comitato esecutivo di Uilm, Fim e Fismic per comunicare la decisione di stabilizzare circa 170 lavoratori precari trasformando i loro contratti a tempo indeterminato. Dopo l’annuncio dei giorni scorsi dell’inserimento di 53 lavoratori con contratti a termine per sostituire i dipendenti che andranno in ferie nei prossimi mesi, la notizia dell’assunzione a tempo indeterminato di 170 giovani in Sevel, conferma il momento positivo del Ducato, il veicolo commerciale leader nel mercato europeo. In Sevel lavorano circa 6.430 dipendenti, di cui 6.000 con contratto a tempo indeterminato e 430 con contratti di somministrazione. In aggiunta, sono presenti ben 400 trasfertisti provenienti soprattutto dagli stabilimenti Fca Melfi e Pomigliano. In merito, la Rsa Uilm Sevel dichiara: «Salutiamo con soddisfazione i 170 posti di lavoro a tempo indeterminato. Riteniamo che ci siano le condizioni per effettuare altre assunzioni considerando, sia i volumi produttivi record degli anni precedenti con 292.800 veicoli prodotti nel 2017, sia il numero dei lavoratori che andranno in pensione nel corso del 2018 e 2019. La richiesta che facciamo alla direzione Sevel è di sostenere principalmente assunzioni locali, l’Abruzzo (e anche parzialmente il Molise, ndr) ne ha bisogno». Stesso tenore per la Fim-Cisl, sia quella abruzzese che nazionale. La prima, per voce di Domenico Bologna, vede il monito rivolto a «Lavoratrici e lavoratori, si è tenuto venerdì l’incontro tra comitato esecutivo Sevel e Direzione aziendale, nel quale si è analizzato l’andamento dello stabilimento anche in ottica futura. L’azienda ha ribadito il momento positivo, e dopo la comunicazione di alcuni mesi fa, riguardante il proseguo del rapporto societario con PSA, accogliamo con soddisfazione la notizia dei cinquantatre ingressi nei giorni scorsi per permettere la fruizione delle ferie a scorrimento, e la proroga dei ragazzi interinali, di cui una parte di essi, così come chiesto dalle organizzazioni sindacali di Sevel, verranno trasformati in contratti a tempo indeterminato. Il criterio stabilito è l’anzianità di servizio, quaranta (40) contratti weekend verranno stabilizzati a tempo indeterminato a trentadue ore, continuando a svolgere il lavoro in lastratura principalmente sul CKD, centoundici (111) ad oggi in forza con le agenzie interinali a tempo full time verranno stabilizzati con contratto a tempo indeterminato, diciotto (18) schillati laureati passano a tempo indeterminato. Inoltre i rimanenti somministrati verranno prorogati in tre scaglioni da novembre 2018 a marzo 2019. La Rsa Fim-Cisl esprime un parere positivo, riconosce purtroppo che, causa diverse delocalizzazioni le quali, hanno portato ad un impoverimento della Val di Sangro a vantaggio di Romania e Slovacchia, oggi solo il nostro stabilimento riesce a dare risposte positive per l’occupazione locale. A parer nostro questo, non è un punto di arrivo ma solo un punto di partenza, come ribadito più volte, l’obiettivo è cercare di stabilizzare tutti i ragazzi somministrati per dare loro una prospettiva futura più sicura e stabile». Dopo Bologna, interviene anche il segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano, «Le 169 nuove assunzioni a tempo indeterminato, sono il risultato della nostra azione sindacale. L’assunzione a tempo indeterminato di 169 giovani nello stabilimento Fca Sevel di Val di Sangro è il risultato della nostra azione sindacale. Da tempo stiamo facendo pressione perché a volumi che crescono e si stabilizzano è necessario rispondere con le assunzioni a tempo indeterminato, stabilizzando i lavoratori che stanno svolgendo l’attività lavorativa con contratto di somministrazione. Lo abbiamo fatto negli stabilimenti Fca è stato importante farlo anche nella fabbrica di Fiat Professional dove viene prodotto il Ducato. Ora è fondamentale considerare questa come una prima tappa del percorso di stabilizzazione dei altri 265 lavoratori somministrati ancora presenti in Sevel a cui nel frattempo si è provveduto a rinnovare la scadenza. La discussione sulla stabilizzazione con Fca e Cnhi è aperta anche su altri stabilimenti nel nostro Paese dove sono cresciuti i volumi e ci sono stati ingressi di lavoratori in somministrazione, l’obiettivo della Fim Cisl sarà di costruire percorsi di stabilizzazione, è così che si risponde ai giovani e ai disoccupati del nostro paese. La Fim Cisl è pronta a presentare le proprie richieste per il rinnovo del contratto di Fca e Cnh Industrial. Abbiamo concluso a Roma con le delegazioni di Campania e Lazio – spiega – il sesto incontro regionale che ha coinvolto oltre 300 rappresentanze sindacali e attivisti di Fim in rappresentanza degli oltre 82.000 dipendenti italiani di Fca e Cnh. Nei prossimi giorni verrà convocato l’esecutivo nazionale Fim del gruppo e da quella data siamo pronti ad aprire il confronto con le altre organizzazioni sindacali che hanno firmato insieme a noi i contratti collettivi in Fca e Cnh Industrial, per costruire le richieste per il rinnovo del contratto che scadrà il 31 dicembre 2018”. Quanto alla richiesta della Fiom di fare un unico negoziato, secondo Uliano, la sua partecipazione “passa dalla condivisione dell’unico contratto esistente e soprattutto dalle regole sulle relazioni sindacali in primis sull’esigibilità del contratto che hanno sempre contrastato. Questo significa fare una inversione di marcia e ammettere politicamente di fronte a tutti i lavoratori di Fca e Cnh di aver sbagliato strategia sindacale, è una strada stretta ma lì devono passare».

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