Priorità alla viabilità locale o ‘minore’ rispetto alle opere di grande impatto. Questo l’indirizzo del governo nazionale espresso dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che il deputato 5S Antonio Federico ritiene la «percorrere anche in Molise».
«La priorità nella nostra azione sarà intervenire per quella che è la necessaria cura del nostro Paese dal punto di vista infrastrutturale: invece di perseguire la strada delle grandi opere faraoniche, il cui completamento e la cui messa in funzione è prevista dopo decenni, in un mondo diverso da quello per il quale sono state progettate, procederemo anzitutto per riparare, dove possibile, o sostituire, dove necessario, le opere esistenti», ha detto Toninelli durante l’audizione in Commissione Ambiente e Territorio degli inizi di agosto, prima del crollo del ponte di Genova, dunque, su cui Toninelli riferirà il 27 agosto. Il 4 settembre sarà portata in Aula una risoluzione «che indichi al governo – spiega Federico – tutti i passi da compiere per dare risposte ai familiari di vittime e feriti, ai genovesi e a tutti gli italiani».
Anche prima del disastro del Morandi, Toninelli analizzava così la situazione (sempre durante l’audizione di inizio mese): «Abbiamo in tutta Italia situazioni di criticità estrema dal punto di vista della viabilità, si tratti di ponti, gallerie o strade che a causa dell’incuria e del crollo degli investimenti in questi settori rischiano di perdere qualsiasi funzionalità. Abbiamo arterie stradali che attraversano i tanti piccoli comuni che sono la nostra storia e il nostro patrimonio, rendendo i viaggi su strada molto più difficili e mettendo in pericolo la vita dei cittadini. Tante opere su cui intervenire per mettere in sicurezza punti di collegamento a volte vitali per l’economia di intere zone o per fluidificare il traffico e semplificare gli spostamenti quotidiani di cittadini e merci.
Questi interventi sono in grado di mobilitare investimenti e al tempo stesso di coinvolgere imprese e realtà territoriali a livello più diretto, invertendo completamente la rotta rispetto all’azione dei precedenti governi».

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