Lo stato di salute della Protezione civile, tornato da un paio di anni servizio della Regione dopo essere stata gestita attraverso l’Agenzia, è uno dei temi del dibattito di questi giorni.
L’amministrazione Toma rivendica di aver fronteggiato l’emergenza pur con i pochi mezzi rimasti alla struttura «smantellata» – queste le parole dell’assessore Nicola Cavaliere – dalla giunta di centrosinistra guidata da Frattura.
Anche a Borrelli i cronisti hanno chiesto un parere. «Ho salutato – ha risposto il capodipartimento nazionale – l’arrivo del presidente Toma perché la prima notizia che mi ha dato, il giorno del suo insediamento, è stata quella di un potenziamento della Protezione civile, ha rinominato l’architetto Giarrusso che è un collega col quale abbiamo lavorato molto bene negli anni passati». Nel complesso, quindi, la sua risposta alla domanda «la Protezione civile del Molise sta rispondendo molto bene alle attività e alle sollecitazioni in corso».
Un passaggio lo ha fatto anche il governatore Donato Toma: «Ho letto su taluni giornali che se non ci fosse stato il volontariato la Protezione civile non avrebbe funzionato. Ma la rete della Protezione civile contiene tutto, anche il volontariato».
Infine, Cavaliere, tracciando il primo bilancio dei danni prodotti dal sisma «a macchia di leopardo» con pregiudizi anche a strutture «sensibili come alcuni acquedotti», ha ribadito la presenza della Regione accanto alle popolazioni colpite e ha aggiunto: «La Protezione civile regionale era stata del tutto smantellata, abbiamo posto il tema all’interno della giunta per un rafforzamento e la ricostruzione di una struttura sempre più efficace e efficiente in momenti di emergenza». Questa volta, ha concluso, tutto ha funzionato anche per la solidarietà della Misericordia di altre regioni.

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