Dopo il tavolo in Prefettura martedì è andato a Ischia per il primo anniversario del terremoto. Il Consiglio comunale di Casamicciola gli ha conferito la cittadinanza onoraria, che Angelo Borrelli – capo della Protezione civile nazionale – ha dedicato «a tutti gli uomini e le donne» del dipartimento.
Questa estate ha visto in campo la Protezione civile da nord a sud. Dall’esplosione dell’autocisterna a Bologna al crollo del ponte Morandi a Genova, dalle scosse di terremoto in Molise ed Emilia-Romagna fino alla tragedia di Civita, sul Pollino: Vigili del fuoco, forze armate e di polizia, il Soccorso alpino, i volontari di protezione civile, insieme ai tecnici e agli scienziati dei centri di competenza, hanno dimostrato che c’è un’Italia pronta a tutelare la vita delle persone e a salvaguardare i beni comuni. Ma – ha continuato Borrelli a Ischia – tutti «dobbiamo prendere consapevolezza dei rischi e conoscere le misure di precauzione e autoprotezione da adottare in caso di pericolo».
Ribadirà anche questo stamattina nella sua visita ai luoghi colpiti dal sisma in questi giorni. Come concordato con il presidente della Regione Toma, Borrelli torna infatti per rendersi conto dei danni – la pratica per il riconoscimento dello stato di emergenza sarà istruita dal dipartimento nazionale – e per testimoniare vicinanza alle popolazioni terremotate. Alle 9.30 l’arrivo in elicottero a Guglionesi, dove visiterà la tendopoli e probabilmente si recherà anche nell’area di Palazzo Vernucci (l’edificio già evacuato ma che a causa del sisma è diventato un pericolo per l’intero quartiere circostante). Poi Montecilfone (per le 10.30) e Palata, dove incontrerà i sindaci.
Ieri, i dirigenti e i tecnici della Protezione civile nazionale arrivati lunedì e che sono rimasti per i sopralluoghi, insieme ai colleghi della struttura molisana e al responsabile del dipartimento Territorio Giarrusso hanno studiato il percorso che oggi vedrà impegnato Borrelli e hanno proseguito con le verifiche dirette dei danni e delle conseguenze del terremoto.
La richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, una volta approvata dalla giunta, sarà elaborata dalla Protezione civile a Roma e probabilmente sul tavolo del Consiglio dei ministri martedì prossimo. Un primo bilancio dei danni ancora non c’è, ha chiarito Giarrusso alla Tgr ieri sera, ma le richieste di sopralluoghi sono in totale circa 2.500.

r.i.

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