Tengono banco il terremoto e le conseguenze del sisma di metà agosto in Molise. Sull’agognato stato di emergenza la Confcommercio Molise chiede subito un tavolo di concertazione istituzionale per trovare soluzioni di rapida attivazione. «Confcommercio Molise esprime la più sentita solidarietà alle popolazioni dei comuni colpiti dal sisma e alle numerose attività del commercio, del turismo e dei servizi che hanno subito danni notevoli negli ultimi giorni in tutto il basso Molise.

Nei giorni scorsi il direttore Irene Tartaglia, accompagnata da Alberto Silvestri, consulente in psicologia del lavoro, ha incontrato gli operatori economici di Montecilfone e Guglionesi all’interno delle loro attività. La preoccupazione è forte e diffusa – dichiara in proposito Tartaglia – ma da parte di tutti c’è grande voglia di guardare al futuro, mettendo in campo tutte le azioni necessarie al ripristino della più completa normalità. Si tratta, molto spesso, di imprese a conduzione familiare che, all’improvviso, si sono viste privare della loro maggior fonte di reddito, trovandosi per lo più nei centri storici chiusi per sicurezza al traffico veicolare e pedonale. In questa direzione Confcommercio Molise, in attesa del riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, auspica un tavolo di concertazione istituzionale per trovare soluzioni di rapida attivazione, sia per i provvedimenti governativi che regionali. In un momento delicato per la nostra economia, già indebolita dalla crisi, chiediamo una ricognizione tempestiva tra le strutture colpite – prosegue il direttore di Confcommercio Molise – per una valutazione dei danni arrecati agli immobili, alle attrezzature, ai macchinari, ai veicoli, agli arredi, alle merci ed alle materie prime. La nostra associazione è a disposizione, attraverso le proprie strutture territoriali, per collaborare con le amministrazioni. L’obiettivo è tutelare e preservare ogni singola attività commerciale. Non possiamo permetterci di perdere anche solo un’attività in questo contesto: per questo crediamo che sia necessaria una attenta e radicale valutazione tecnica dei danni, affinché le risorse vengano investite e redistribuite in modo equo ed appropriato. Ad essere stato colpito profondamente – conclude Irene Tartaglia – è stato il turismo costiero e con esso tutte le attività dell’entroterra che d’estate rappresentano una valida proposta alternativa per quanti scelgono la nostra regione come meta delle proprie vacanze».

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