La dieta mediterranea come segreto di lunga vita. La scorsa settimana Primo Piano Molise aveva riportato la ricerca dell’Istituto Neuromed di Pozzilli della dottoressa Marialaura Bonaccio sui benefici della dieta mediterranea. I risultati ottenuti dallo studio indicano chiaramente che è uno ‘scudo salvavita’ in grado di ridurre il rischio mortalità anche nelle persone over 65.
L’articolo, pubblicato sul British Journal of Nutrition, è stato ripreso dalla Cnn, sul sui sito viene celebrata la dieta mediterranea e citati l’Istituto Neuromed e la dottoressa Bonaccio.
La Cnn spiega che la dieta si basa sul consumo di pasti a base di carne bianca, verdure, frutta, legumi, cereali, olio d’oliva e pesce. Si riscontra che chi la segue ha il 25% di rischio in meno di morte prematura, ovviamente secondo lo studio molisano.
«Abbiamo scoperto, per la prima volta credo, una stretta relazione tra la dieta mediterranea e il rischio di mortalità. Ciò significa che più si segue questa dieta, più si ottengono benefici», dice la prima firmataria della ricerca Marialaura Bonaccio, epidemiologa del Neuromed.
Lo studio non esplora esattamente come la dieta influisca sul prolungamento della vita, ma «la dieta mediterranea è ricca di cibi anti-infiammatori, ad esempio olio d’oliva e fibre che sono anche antiossidanti», afferma la dottoressa, che giocano un ruolo importante per la longevità. La ricerca ha ‘studiato’ 5.200 persone over 65 anni, tra il 2005 e il 2010. I ricercatori hanno monitorato i soggetti analizzati dandogli dei gruppi alimentari da seguire come frutta fresca e secca, verdure, legumi, pesce, cereali e una razione di grassi monoinsaturi (olio d’oliva) più grande rispetto a quelli saturi.
La ricerca si è allargata anche ad altri soggetti attraverso la meta-analisi, cioè studi su altre diete di altri Paesi. È risultato che ogni incremento della dieta mediterranea era associato a un 5% di rischio in meno di mortalità.
«La scoperta principale è stata che chi segue la dieta mediterranea è protetto per tutte le cause di mortalità e anche contro malattie cardiovascolari, in un campione di persone anziane», afferma la Bonaccio. «La novità dello studio sta nel fatto che abbiamo visto i benefici nelle persone più anziane», sottolinea la dottoressa, poiché la ricerca ha incluso solo adulti over 65 e i risultati non possono generalizzati agli altri gruppi.
Anche altri studi precedenti confermano i benefici della dieta mediterranea nelle persone anziane, lo afferma Mercedes Sotos-Prieto, assistente professore di Scienze della nutrizione della Ohio University e scienziata presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health, che non ha preso parte allo studio molisano.
«C’è una forte evidenza – negli studi degli ultimi decenni – che mostra i benedici della dieta mediterranea», sottolinea Sotos-Prieto, prima firmataria dello studio pubblicato nel The New England Journal of Medicine l’anno scorso che mostra una consistente associazione che chi ha seguito una dieta di migliore qualità per 12 anni ha significativamente ridotto il rischio di morte precoce. Lo studio ha valutato i miglioramenti della dieta basati sui dati della dieta mediterranea, insieme a ‘2010 Healthy Eating Index’ delle linee guida per gli Americani e gli approcci con la dieta per fermare l’ipertensione del Us National Heart, Lung and Blood Institute. La ricerca ha incluso 47.994 donne e 25.745 uomini tra i 30 e i 75 anni.
In altre parole, come nello studio molisano, questa ricerca ha trovato che il prolungamento della vita è associato alla dieta mediterranea. Il rischio di mortalità è sceso del 16% nei soggetti analizzati comparati a quelli che continuavano con la loro precedente alimentazione.
«La dieta mediterranea ha elementi salutari e un sano modello alimentare che include il consumo di frutta e verdura, legumi, frutta secca, cereali, olio d’oliva, pesce e un basso consumo di carne rossa, che coincide con lo stile di vita delle popolazioni mediterranee e che include il piacere di stare a tavola con la famiglia e gli amici», afferma Sotos-Prieto.
«La dieta Mediterranea è un modello alimentare che è facile da mantenere a lungo termine e che si riflette sui benefici a lungo termine, includendo la longevità».

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