Fra due giorni il suono della campanella. Nelle classi molisane, per l’anno 2018-2019, saranno in 38.079.
Al secondo piano del palazzo di via Garibaldi che ospita gli uffici di quello che una volta si chiamava provveditorato sono le ultime ore frenetiche. Alle immissioni in ruolo quest’anno ha fatto compagnia l’imprevisto più pericoloso: il terremoto di Ferragosto.
La direttrice dell’Usr Anna Paola Sabatini ha inserito l’intervista a Primo Piano Molise nell’agenda fittissima del lunedì della settimana in cui le scuole riaprono i battenti.
Partiamo dai bambini e dai ragazzi, direttrice. Dalle parole chiave che secondo lei dovrebbero accompagnare il loro anno.
«Entusiasmo, cura di sé e fiducia in se stessi. Sono convinta che la cosa più importante, specie in questo momento storico, sia che i nostri giovani recuperino una maggiore consapevolezza delle grandi potenzialità che ciascuno di loro ha. Purtroppo, anche a causa dei social e di una cultura molto massificante – che non è la cultura del gruppo perché i ragazzi non stanno nemmeno più in gruppo ma sempre davanti ai telefonini – hanno perso la loro individualità e la percezione di se stessi, di un proprio progetto, di quanto possano fare e raggiungere. Io li invito anche da mamma, non solo da direttore di questo ufficio, a ripartire dal recupero della consapevolezza che in ognuno di loro c’è un progetto straordinario che può essere realizzato e che però per essere realizzato ha bisogno del loro entusiasmo e del loro impegno. Invito anche i docenti a lavorare molto su questo aspetto».
Ogni anno lei ha improntato le iniziative dell’Ufficio scolastico a un tema. Qual è il nuovo?
«La cura di sé e l’educazione al benessere. Tre i macrotemi che tratteremo: sport e movimento; cultura della prevenzione, e quindi del non utilizzo degli stupefacenti ma anche del fumo e dell’alcol, che non solo sono sempre più diffusi ma il consumo avviene a un’età media sempre più bassa e questo è preoccupante, in particolare per l’alcol ci colpiscono i dati relativi alle ragazze; e poi la cultura di una sana alimentazione, in questo siamo favoriti da questa straordinaria regione con prodotti a chilometro zero che coprono tutta la dieta mediterranea».
Quali saranno gli eventi clou?
«A breve dovremmo ospitare il ministro Bussetti. Ci è stato molto vicino nella fase del terremoto e ci ha promesso che verrà a farci visita. Per l’apertura della scuola, giovedì, farò una piccola puntatina a Petacciato, che è il mio paese di origine e siccome in questi quattro anni non ci sono mai stata lo avevo deciso prima del terremoto e manterrò questo impegno. Poi sarò presente nei comuni colpiti dal sisma. Il 17 inoltre, all’inaugurazione nazionale dell’anno scolastico con il Presidente della Repubblica che quest’anno si svolgerà all’Isola d’Elba e andrà in onda in diretta su RaiUno, il Molise sarà rappresentato da un gruppo di giovani studenti della zona del cratere, il cratere del 2018 intendo, nell’esecuzione dell’Inno di Mameli».
Il terremoto ha costretto a verifiche in tempi record visto l’approssimarsi dell’avvio delle attività didattiche…
«E mi permetta di ringraziare i Vigili del fuoco, la Protezione civile, la Regione, la Provincia e tutte le forze di polizia: i sopralluoghi si sono dovuti svolgere in brevissimo tempo e con personale in ferie. Io ho cercato di manifestare anche una vicinanza fisica alle persone, agli amministratori e ai dirigenti scolastici. Speriamo sia stata un’occasione per rifare il punto sull’edilizia scolastica in Molise che presenta, come ovunque, luci e ombre. Ci sono anche luci. Allo stesso tempo ci auguriamo che questa esperienza sia servita a porre veramente al centro la cultura della sicurezza, non solo a parole. A volte assistiamo a scene di campanilismo tra genitori, tra amministratori. In Molise e in provincia di Campobasso, che è stata toccata dal sisma, delle scuole sicure ci sono e in questo momento i bambini vanno messi dove ci sono le scuole sicure. Sicuramente va fatta una programmazione, però non si può pretendere di avere la scuola nel piccolo paese e in quello accanto magari c’è una scuola antisismica nuova e semivuota».
Quali sono le situazioni di criticità collegate al sisma di Ferragosto?
«A Guglionesi i ragazzi del liceo verranno ospitati appena qualche giorno dopo il 13, si sta ultimando il trasloco, nella primaria e nella scuola dell’infanzia. A Portocannone il sindaco sta cercando una soluzione. Così a Campomarino. C’è poi un piccolo istituto a Trivento, so che il sindaco ha trovato una soluzione per la quarantina di bambini coinvolti».
La sicurezza scolastica resta un problema irrisolto in Molise, nonostante San Giuliano e a 16 anni da San Giuliano.
«Beh, guardi, il Miur ha stanziato nuovi fondi, non ancora ne conosciamo l’entità specifica e comunque molti lavori sono già in corso o in procinto di partire. Le situazioni maggiormente critiche riguardano la città di Campobasso e quella di Isernia che richiedono non solo degli interventi ma in particolare per Campobasso una programmazione più sistematica e, per entrambi i comuni, una maggiore disponibilità da parte dei genitori. Perché magari ci sono amministratori che provano a mettere su un piano di emergenza, seppure provvisorio, che garantisca sicurezza e poi si incontrano resistenze dei genitori per altre motivazioni. L’anno deve ripartire, la priorità è mettere i bambini al sicuro. Registro però positivamente una nuova stagione di dialogo e maggiore condivisione fra le amministrazioni e questo velocizza e ottimizza il percorso».
Infine, un passaggio sugli organici: anche in Molise numeri insufficienti.
«Ma non siamo messi malissimo. L’anno riparte con ordine, abbiamo svolto tutte le operazioni, per quest’anno siamo riusciti anche a coprire seppure con difficoltà più o meno tutte le criticità che ci sono sul territorio. Parliamo di una regione con tante aree interne e comuni con pochi studenti: il problema esiste. Abbiamo cercato di farvi fronte nel migliore dei modi. Vediamo con l’apertura dell’anno come funzionerà, la programmazione sembra buona…».
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