Senza una deroga della Commissione europea a fine anno scatterà la tagliola del disimpegno automatico. La spesa finora è andata a rilento e la revoca dei fondi da parte di Bruxelles incombe come un macigno. Il Molise non supera l’esame, ma la ministra Lezzi non punta l’indice. Parla di «criticità» la titolare del dicastero per il Sud che ieri ha fatto tappa a Campobasso per verificare a che punto è lo stato di attuazione dei fondi strutturali europei, assegnati con la programmazione 2014-2020 attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse). In mattinata l’incontro a palazzo Vitale con la giunta Toma. Non è stata rassicurante come in Basilicata o in Puglia. «Ma la riunione – sintetizza la ministra nel breve briefing con i giornalisti – è andata abbastanza bene. È stata costruttiva e per tutto il tempo abbiamo tenuto conto del benessere del Molise». Non una bocciatura netta, ma nemmeno una promozione che dovrà arrivare da Bruxelles dove ora si giocherà la partita. «Dobbiamo verificare qualche criticità anche con la Commissione europea – spiega la titolare del dicastero per il Mezzogiorno – alla quale chiederemo una deroga proprio per non dover rinunciare a progetti più complessi». Poi il passaggio che scagiona amministrazione centrale e periferica rispetto alle responsabilità che hanno prodotto grossi ritardi nell’utilizzo delle risorse di un programma operativo da 153 milioni di euro: «Io mi ritrovo ad accelerare la spesa e sono al governo da poco più di tre mesi così anche il presidente Toma che sconta una vecchia programmazione. Faremo leva su questo aspetto – insiste la Lezzi – ma anche sul fatto che si tratta di progetti che hanno un elevato grado di efficacia per i cittadini molisani. Speriamo che la Commissione prenda atto di questo più che della burocrazia».
Incalzata dai giornalisti la ministra mantiene per tutto il tempo un profilo istituzionale senza esprimere giudizi: la parola d’ordine è «accelerare» affinché «nemmeno un euro venga perso» in Molise e in nessun altra parte della Penisola. Il ministero del Mezzogiorno in questa fase promette collaborazione e supporto sul piano amministrativo affinché l’obiettivo sia centrato.
Intanto la Regione conta di giocarsi la carta del terremoto di ferragosto per il quale il governo italiano ha riconosciuto lo stato di emergenza.

Poi incontra i “suoi” Greco: abbiamo parlato di territorio e infrastrutture

Un «incontro straordinario» tra i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e la ministra per il Sud Barbara Lezzi. A darne conto il capogruppo pentastellato a Palazzo D’Aimmo che sintetizza così i contenuti del vertice: «Abbiamo parlato di territorio e di futuro del Molise. Si è discusso di utilizzo dei fondi europei – scrive Andrea Greco – e del suo impegno affinché i soldi delle politiche di coesione siano utilizzati in maniera celere e per le reali esigenze del territorio».
Ma sul tavolo della Lezzi in tour nelle regioni del Mezzogiorno dove si registrano i maggiori affanni nell’utilizzo dei fondi comunitari, anche il tema delle infrastrutture necessarie per portare il Molise dall’isolamento in cui versa.

ppm

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