È stata costituita ieri una cabina di regia fra governo nazionale ed enti locali sulla programmazione 2021-2027 dei fondi Ue.
«Ci siamo confrontati su questi temi, sono state fatte delle proposte, che sono in linea con quelle che avevamo presentato noi», ha detto il ministro del Sud Barbara Lezzi al termine dell’incontro di ieri mattina a Palazzo Chigi con Anci, Regioni e Province. «Adesso – ha aggiunto – lavoreremo sul tecnico per perfezionare gli emendamenti e poi pian piano si terranno negoziati sia di tipo tecnico che politico. Io vorrei poter avere il mezzo, e questa cabina lo sarà, per comunicare sia prima che dopo i risultati e secondo me è un grande punto di forza per il Paese. Governo, Regioni, enti locali, tutti insieme dobbiamo fare rete».
Lezzi ha aggiunto di aver trovato «molta collaborazione e sintonia da questo punto di vista, abbiamo messo da parte qualunque appartenenza e ci siamo confrontati sugli emendamenti da presentare in sede europea per far sì che nella prossima programmazione non ci siano penalizzazioni per il nostro Paese e che tutte le risorse possano essere utilizzate nella maniera più semplice ed efficace possibile. Presenteremo un piano di semplificazioni per l’utilizzo dei fondi, perché è giusto che le Regioni non siano soffocate dalla burocrazia e possano concentrarsi maggiormente su programmazione e progettazione ».
Sulle semplificazioni ha battuto molto il governatore del Molise Donato Toma che ha anche evidenziato le difficoltà dei soggetti attuatori nel portare avanti i progetti e, quindi, garantire la velocità della spesa. Enti che scontano difficoltà varie, come le Province. In questi casi ha proposto di valutare il commissariamento: i presidenti sarebbero commissari per i fondi Ue.
È slittato, in Conferenza Unificata, il parere sul decreto Concretezza. Toma, che ha guidato la delegazione della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che il provvedimento «lascia molte perplessità» perché «la prima impressione è che invece di ridurla si aumenti la burocrazia».
A non convincere, soprattutto «gli organismi ispettivi da costituire e il meccanismo di segnalazioni per l’assenteismo».

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