Come mai Vincenzo Della Volpe si trovava in Molise? È l’interrogativo su cui stanno indagando la Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, la Mobile di Caserta e quella di Campobasso all’indomani dell’arresto del braccio destro del boss dei Casalesi. Della Volpe era latitante da luglio ed è stato bloccato mercoledì pomeriggio dagli agenti di via Tiberio lungo la Bifernina, all’altezza di Lucito. L’affiliato al clan dei Casalesi viaggiava a bordo di un’auto di proprietà di un suo familiare, insieme ad alcuni parenti. Il 52enne avrebbe riferito alla Polizia di trovarsi lungo la Statale perché intenzionato a costituirsi a Larino. Una versione che è al vaglio degli inquirenti. La Dia sta cercando di capire se Della Valle, una volta scappato dalla Campania, avesse continuato la sua latitanza in Molise, o se sia transitato in regione solo per raggiungere un’altra destinazione.
Originario di San Cipriano d’Aversa, classe 1966, pregiudicato, affiliato al clan camorristico “dei Casalesi”, era uno degli uomini che godeva di maggior fiducia e considerazione da parte dell’ex super boss dei Casalesi ‘o Ninno, ovvero Antonio Iovine. Il 52enne era ricercato per un’accusa ratificata dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli per una condanna definitiva a 7 anni e 15 giorni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso, turbata libertà degli incanti e del commercio, aggravati dall’appartenenza ad associazione mafiosa.

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