La villa di Casteldaccia travolta dal fiume Milicia poteva essere demolita sette anni fa. Invece, era ancora lì. Sotto quelle mura sbriciolate sono morte nove persone.
In Italia sono 71.450 le ordinanze di demolizione emanate per fabbricati abusivi: l’80,4% è da eseguire. In Molise su 441 provvedimenti emessi (nel periodo che va da gennaio 2004, cioè dall’ultimo condono, a giugno 2018) solo 148 sono stati eseguiti.
Non solo. Il Molise ha un primato negativo davvero poco invidiabile nelle ore in cui l’Italia piange 32 morti in una settimana per dissesto idrogeologico. In regione, infatti, ci sono 71,1 edifici abusivi e non conformi alle regole ogni 100 autorizzate, legali. Edifici fuorilegge o che comunque non dovrebbero essere dove sono. Ma anche, va specificato, in questo computo sono compresi verande abusive e ampliamenti illegali.
L’elaborazione pubblicata ieri dal Corriere della Sera riguarda dati Cresme, Legambiente e Istat.
In particolare il rapporto Bes/2017 dell’Istat (relativo al 2016) dà conto della battuta d’arresto registrata per la prima volta dal 2008 dall’indice di abusivismo: nel 2016 su 19,6 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate, in lieve calo rispetto alle 19,9 dell’anno precedente. Nel 2007, alla vigilia della crisi economica, la proporzione era di 9 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate e i Comuni italiani avevano rilasciato circa 250mila permessi di costruire per abitazioni in nuovi fabbricati: già nel 2014, il numero dei permessi – ora in leggero rialzo – era sceso sotto quota 50mila, mentre la flessione delle costruzioni abusive è stata assai più contenuta. L’indice di abusivismo edilizio è così salito fino a quasi 20 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate.
Gli indici sono particolarmente elevati in Molise, Campania (64,3), Basilicata (55,8), Calabria (64,1) e Sicilia (57,7).
Il primato del Molise si spiega di più, forse, se si mette in relazione questo dato con quello che riguarda il dissesto idrogeologico: il 100% dei Comuni della regione è in aree a rischio. Si farebbe prima a mappare i luoghi in cui, in base ai parametri di sicurezza e alle indagini sul suolo, è possibile costruire con tranquillità.
Rispetto al 2015, poi, l’indice di abusivismo molisano è perfino aumentato: da 69,5 a 71,1.
Numeri impressionanti che fanno balzare il Molise agli onori della cronaca nazionale, additato da alcune testate come una delle regioni «in cui l’abusivismo è un modo normale di costruire». E in cui si spera che le stragi causate dalla natura che si ribella alla cementificazione non avvengano mai.
r.i.

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