La giunta regionale ha approvato il regolamento e il disciplinare tecnico del Registro tumori. Dopo l’ok al progetto di fattibilità, un altro passo per la completa funzionalità del sistema.
I provvedimenti sono stati varati lunedì sera dall’esecutivo. Per Palazzo Vitale un passo decisivo verso la messa a regime del Registro tumori, lo strumento epidemiologico cui è demandata la raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio; in particolare, il Registro provvede alla raccolta, organizzazione, valutazione e archiviazione continuativa e sistematica delle informazioni più importanti su tutti i casi di neoplasia che insorgono nella popolazione. Tale attività consente di descrivere il fenomeno neoplastico e le sue variazioni territoriali e temporali attraverso misure di incidenza e mortalità, fornendo così un indicatore fondamentale della qualità dei servizi diagnostici e terapeutici nei diversi territori e del suo evolversi nel tempo. Regolamento e disciplinare sono stati redatti in conformità allo “schema – tipo di regolamento” approvato dalla Conferenza delle Regioni il 21 giugno 2018 e previa acquisizione, il data 18 aprile 2018, del parere di conformità dell’Autorità del Garante per la protezione dei dati personali.
«Ora – fa notare il governatore Toma – il provvedimento verrà sottoposto al vaglio della Commissione consiliare competente per la successiva promulgazione, dopo di che, nel pieno rispetto dei principi d’economicità e d’efficienza, dovremo accelerare sull’interscambio di dati che, fin qui, ha evidenziato qualche criticità. È fondamentale arrivare, nel più breve tempo possibile, all’attivazione di un database preciso che possa essere utile a tutta la popolazione e a tutti gli enti regionali. L’obiettivo finale, quello relativo alla costituzione della rete oncologica regionale e il cui iter è stato già avviato dalla direzione generale per la Salute, si fa sempre più vicino». Manca il commissario, ma la Regione procede con gli atti. «Il regolamento è una competenza della giunta e ci siamo assunti la responsabilità», conclude Toma a Primo Piano.

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