Nella mattinata di ieri presso l’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico “G. Marconi” di Campobasso è stata presentata la 32esima edizione del concorso europeo sulla vita promosso dal Movimento per la Vita Italiano.
Presenti all’incontro tutti gli studenti delle nove classi quarte che hanno letteralmente invaso l’aula magna dell’Istituto, la professoressa Rita Colecchia presidente del MpV, Amalia Piscolla volontaria del CAV di Campobasso ed il professor Fortunato Lollis nel duplice ruolo di docente e volontario del MpV.
A ricevere la delegazione del MpV sono state le professoresse Concetta Gesualdo (docente di italiano) e Giuseppina Di Lembo (docente di religione).
Ad esporre il progetto è stato il professor Fortunato Lollis mentre Rita Colecchia e Amalia Piscolla hanno parlato del Movimento per la Vita a livello regionale e provinciale rispettivamente.
La professoressa Concetta Gesualdo, moderatrice dell’incontro e referente interno del progetto, al termine degli interventi ha colto l’occasione per qualche anticipazione sulla giornata della Memoria che ogni anno ricorre il 29 gennaio.
Per l’occasione sono stati invitati gli alunni Giuseppe Carosella e Monia Ciarlitto che, vincitori della XXXI edizione del concorso, hanno nel loro intervento raccontato l’esperienza di Maratea e Strasburgo (due vacanze di prestigio offerte dal MpV).
L’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico “G. Marconi” di Campobasso parteciperà al concorso con tutti gli alunni delle classi quarte. I lavori saranno coordinati dai professori Concetta Gesualdo, Giuseppina Di Lembo, Manuela Barone, Filomena Di Niro, Assante Gemma, Manuela Barone e Fortunato Lollis.
Dal 1986 il Movimento per la Vita propone il Concorso Europeo nelle scuole medie superiori e nelle Università di tutta Italia, iniziativa accompagnata da importanti patrocini e dal lavoro di numerosi volontari.
Il tema di quest’anno è: “avrò cura di te”.
L’iniziativa nasce nel 1986 quando alla città di Firenze fu dato l’onore di essere dichiarata “capitale europea della cultura”. Si cominciò cosi ad interrogarsi sul significato dell’Europa e su quello della cultura. Parve allora naturale che alla base doveva esserci la dignità di ogni essere umano.
Ecco il perché di un concorso che suggerisce di riflettere insieme sul diritto alla vita e che pone a tema un evento di natura europea per progettare il futuro.
Anche l’edizione di quest’anno è dedicata al tema della maternità.
Nell’ambito del 31esimo Concorso Europeo sulla Vita (a.s. 2017-18) è bene ricordare che sono stati assegnati importanti premi: soggiorno a Strasburgo nel mese di dicembre 2018 a favore di 9 studenti molisani, vacanza a Maratea (PZ) offerta a 6 ragazzi molisani in occasione del 35esimo Life Happening “Vittoria Quarenghi” nell’estate del 2018 e la premiazione di 13 ragazzi molisani risalente allo scorso mese di novembre 2018 presso la Diocesi di Isernia ove ad ospitare l’evento è stato il padrone di casa vescovo monsignor Camillo Cibotti.
Il concorso si svolge in tutta Italia.
Da tre anni il concorso, rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori e delle università, è intitolato alla memoria di Alessio Solinas, scomparso il 24 luglio 2016 in seguito ad un tragico incidente stradale. Per ricordare Alessio, amico indimenticabile dei giovani del Movimento e fratello insostituibile dei ragazzi dell’equipe nazionale Giovani, non poteva esserci strumento migliore di questo.
Il concorso crea un’occasione di incontro tra tanti ragazzi italiani e concede loro la grande opportunità di riflettere sul dono più grande che abbiano tra le mani, la loro stessa esistenza, e sull’importanza che sia proprio la voce energica dei giovani a levarsi forte per difenderlo. In particolare, Alessio amava parlare con i ragazzi che incontravamo e lasciava che la sua storia e il suo sorriso testimoniassero la strategia migliore per tutelare la dignità della vita umana: amarla, in ogni sua sfumatura, da quelle più vivaci e gioiose a quelle più buie e indecifrabili.
Il presidente nazionale del MpV Marina Casini Bandini ci ricorda che «prendersi cura dell’altro è il primo passo per costruire relazioni autenticamente umane e rendere la terra un giardino abitabile da tutti. Ma c’è un passo ancora precedente da fare: riconoscere l’altro come uno di noi. E allora sorge la domanda: quando l’altro inizia ad esserci? La scienza e la ragione ci dicono che l’altro, che ciascuno di noi, ha iniziato ad esserci nel momento in cui dal nulla è comparso all’esistenza nell’attimo del concepimento. In quel momento ha inizio anche la responsabilità del prendersi cura».
Nella maternità, chi si prende cura di chi? E da quando? Un mistero, quello della cura, su cui fra l’altro si può riflettere anche in ambito terapeutico. “Curare” è sinonimo di “guarire”? “Curare” è il verbo con cui la medicina vince sempre, anche quando non riesce a guarire, perché con amore si accosta alle situazioni più complesse senza smettere mai di riconoscere piena dignità umana a ciascuna vita, comprese quelle sofferenti. Purtroppo questa accezione più ampia di curare viene spesso meno anche in ambito medico.
Carlo Casini, presidente onorario del Movimento per la Vita Italiano, da sempre sostiene che «la famiglia è il luogo dove si fa tutto per niente». La gratuità è ingrediente irrinunciabile per chi si prende cura di qualcuno. L’educazione alla cura che sperimentiamo in famiglia è il primo antidoto contro la cultura dello scarto. Nella fattispecie Papa Francesco ci ricorda che «le vittime di tale cultura sono proprio gli esseri umani più deboli e fragili, cioè i nascituri, i più poveri, i vecchi malati, i disabili gravi, che rischiano di essere scartati, espulsi da un ingranaggio che dev’essere efficiente a tutti i costi». L’educazione che hai ricevuto in famiglia ti aiuta ad essere accogliente nei confronti di tutti.
Non vi sono dubbi che lo scopo della società moderna, in particolare dello Stato, sia il bene comune. Bene comune è il bene di tutti, ricchi e poveri, sani e malati, giovani e anziani, cittadini e stranieri, colti e ignoranti. Ciò significa che lo Stato deve impegnarsi prioritariamente per migliorare la condizione dei meno fortunati. Le istituzioni e il mondo della politica si “prendano cura” delle esigenze sociali più marginalizzate? Oggi, in molte delle realtà del mondo, fortunatamente questo accade ma in un recente passato questo non è avvenuto per effetto delle leggi razziali e prima ancora per tutto l’arco della storia umana nei confronti di particolari categorie di esseri umani: gli schiavi, i portatori di handicap, persino le donne, collocate in una situazione di minorità nella famiglia e nella società.
Una società che accetta e persino favorisce la soppressione dei bambini non persegue il bene comune nella sua integralità. Il modello della maternità ci insegna che dobbiamo agire con tenacia operosa, nonostante tutte le difficoltà affinché sia riconosciuto il diritto alla vita di tutti gli esseri umani fin dal concepimento. Intanto, finché questo obiettivo non è raggiunto, la società attraverso il volontariato deve prendersi cura dei bambini anche se non ancora nati ed aiutare le loro madri a prendersi cura di loro condividendone in modo fattivo ed efficace le difficoltà, come avviene nei Centri di Aiuto alla Vita.
Il Movimento per la Vita Italiano si propone di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale. Tutto questo favorendo una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli e indifesi, primo fra tutti il bambino concepito, e promuovendo il ruolo insostituibile della famiglia. Se sei interessato a conoscere meglio le attività del MpV, visita i siti: www.mpv.org e www.prolife.it . L’Equipe nazionale coordina le attività e le iniziative nazionali e locali rivolte a tutti i giovani del Movimento per la Vita Italiano. L’impegno dei giovani del MpV nasce dalla consapevolezza che ciascuno di noi ha la grande responsabilità di essere costruttore di futuro per le nostre comunità e dal desiderio di compiere la nostra essenziale azione civile facendoci guidare da valori intramontabili: il rispetto e la difesa della piena dignità di ogni vita umana. L’Equipe nazionale organizza e propone eventi, incontri, conferenze, corsi di formazione in tutta Italia, con lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza.
Per conoscere le iniziative o per entrare come volontario al Movimento per la Vita la sede in Campobasso è in via Cirese (Terzo Spazio).
I vincitori del concorso parteciperanno ad un viaggio-premio a Strasburgo entro dicembre 2019.
Il concorso si articola in 3 categorie:
Scrittura: è consentita l’esposizione del pensiero relativo al tema messo a concorso nella forma letteraria del saggio breve o della riflessione personale.
Grafica: è consentita l’esposizione del pensiero relativo al tema messo a concorso nella forma grafica e figurativa (disegno o pittura di dimensioni massime di cm 35×70).
Media: è consentita l’esposizione del pensiero relativo al tema messo a concorso nella forma di ipertesto, musica o filmato.
Gli elaborati non saranno restituiti.
Sono accettati anche i lavori di gruppo, ma in caso di premiazione, il premio dovrà essere assegnato ad un solo studente scelto dal gruppo stesso con propri criteri e segnalato già alla consegna dell’elaborato
Il termine della consegna degli elaborati è il 31 marzo 2019.
Il dossier di approfondimento è consultabile nel sito www.prolife.it
Le scuole interessate possono rivolgersi al professor Fortunato Lollis al numero 3395850322.
F.L.

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