Matera è ufficialmente la Capitale europea della cultura 2019. Ieri l’inaugurazione è andata in onda in Eurovisione su Rai1 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La giornata è iniziata alle 10 con l’apertura al pubblico della settecentesca Cava del Sole, riqualificata per l’occasione, e il premier Conte ha dichiarato che «da questo sole deve partire la riscossa di Matera e del Sud. È stata la prima città del Sud a essere stata scelta come Capitale europea della cultura. Una scelta che riveste un significato e un’occasione per tutto il meridione che da Matera è rappresentato».
La cerimonia, dal titolo ‘Matera 2019 – Open Future’, è stata un grande evento di arte, musica, spettacolo, tradizione e creatività in un luogo unico al mondo, un borgo che fa sognare, durante la quale hanno preso parte il Presidente Mattarella e il ministro del Beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli.
Tra gli esponenti della politica, presente anche la deputata molisana del Movimento 5 Stelle della Commissione cultura Rosalba Testamento che con un post su Facebook ha affermato: «Dalla vergogna al riscatto. 1993 prima città del Sud Italia ad essere patrimonio dell’Unesco. Da oggi Capitale europea della Cultura 2019 inizia una festa che durerà 12 mesi! Auguri Matera».
La grande festa è iniziata alle 18.50, in diretta su Rai1, in piazza San Pietro Caveoso, tra gli ospiti la cantante internazionale Skin, l’attore e regista Rocco Papaleo e il trasformista Arturo Brachetti. Stefano Bollani, compositore e pianista, ha diretto le bande e Gigi Proietti ha condotto la serata.
«Per il nostro Sud sarà possibile mostrare il volto di una cultura millenaria con bellezze storiche incomparabili – ha commentato l’associazione Giuseppe Tedeschi -. Il Mondo potrà ammirare un’Italia ricca di arte, archeologia, tradizioni popolari, letteratura, musica e poesia. Un’Italia nascosta, poco conosciuta e quasi sempre derubricata a vergogna o a luogo irrilevante».
Il Mezzogiorno d’Italia sarà conosciuto a livello internazionale e sarà «capace di incantare, affascinare, coinvolgere e attrarre flussi di visitatori – ha continuato l’associazione -. Finalmente non si parlerà in negativo del nostro Sud, marginale, spopolato, alle prese con la criminalità o arretrato».
La terra di Quinto Orazio Flacco, Giustino Fortunato, Mario Pagano, Emanuele Gianturco, Francesco Saverio Nitti, Carmine Crocco, Rocco Petrone, Rocco Scotellaro, Francis F. Coppola e di decine di migliaia di emigranti avrà i riflettori puntati addosso.
«Dal Sannio – ha spiegato l’associazione Giuseppe Tedeschi – non possiamo che partecipare con emozione agli eventi culturali che scorreranno lungo il 2019 e assisteremo a non poche sorprese come quella riferita alla Giornata europea sull’Antifascismo che l’Anpi promuoverà il 21 settembre per ricordare a tutti che Matera, Città Medaglia d’Oro al Valor Civile, fu la prima città italiana ad insorgere per l’appunto il 21 settembre 1943 contro i nazifascisti. Si scoprirà che il figlio di un emigrante lucano che rimase orfano a 5 anni fu il responsabile di tutte le operazioni che nel 1969 portarono per la prima volta l’uomo sulla luna (Rocco Petrone). Ciascuno potrà apprezzare la stratificazione delle civiltà che si sono susseguite in migliaia di anni a Matera e in Lucania dove Venosa, patria di Orazio fu il caposaldo dei Sanniti su quel territorio tant’è vero che il simbolo della Regione Basilicata è lo Scudo di un Guerriero Sannita non dissimile da quello di Pietrabbondante.
Nel formulare gli auguri a Matera li facciamo a noi stessi con la sicurezza che nel 2019 sarà scritta una bella pagina di storia in uno dei luoghi più suggestivi del Mondo».

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