Un Focus group per parlare di sicurezza sui luoghi di lavoro si è svolto ieri presso la Scuola Edile del Molise. Il corso, indirizzato agli operatori edili e gli Rls e Rlst, cioè i responsabili dei lavoratori per la sicurezza, ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione e la formazione dei corretti atteggiamenti per evitare gli infortuni. Molte sono state le imprese che hanno fatto partecipare i loro rappresentanti.
Il progetto ‘Arles – Attività del rappresentante dei lavoratori per un’edilizia in sicurezza’ ha come partner l’Inail e l’obiettivo principale è ovviamente la prevenzione. «È un progetto – ha spiegato il direttore della Scuole Edile del Molise Vincenzo Messere – che si inserisce in una diffusione capillare rivolta alle imprese e ai lavoratori. Per quanto riguarda la sicurezza, il problema del cantiere è che è un luogo complicato, dove interagiscono diverse figure e quindi è abbastanza pericoloso. Lo diventa di meno quando le maestranze sono formate sull’aspetto della sicurezza».
Il Molise, per quanto riguarda la sicurezza, è in controtendenza rispetto alle altre regioni, poiché nel 2018 «sono aumentate le denunce del 2% per gli infortuni e del 6% per le malattie professionali», ha spiegato il direttore dell’Inail Rocco Mario Del Nero.
L’obiettivo primario, dunque, per azzerare gli infortuni sul luogo di lavoro è la formazione. Deve esserci del personale qualificato per «prevenire i problemi, piuttosto che addebitare dopo che l’infortunio è successo», ha continuato Del Nero. Il direttore, inoltre, ha informato anche che nei prossimi mesi uscirà il bando Isi che finanzia gli enti di formazione per fare dei corsi agli Rls, Rlst e addetti alla sicurezza. Per il Molise il finanziamento è di 2 milioni 750mila euro, «quindi un beneficio per le imprese che pagheranno meno se aderiscono a progetti di formazione cofinanziati dall’Inail».
«Bisogna diffondere la cultura della sicurezza per azzerare gli infortuni, non servono leggi più severe, non servono attività ispettive», ha voluto sottolineare Del Nero, anche se le norme fanno fatica a stare al passo con i cambiamenti della società, ma ci sono dagli anni ’50 e funzionano.
Dunque formare le figure degli Rls e Rlst affinché ci siano delle sane relazioni all’interno delle imprese, perché solo se funzionano le comunicazioni i problemi si riescono a risolvere. Infatti, il benessere del lavoratore non è soltanto quello fisico e psichico, ma anche quello sociale e sensibilizzare gli Rls e gli Rlst a fare squadra con i loro colleghi di lavoro porta a far diminuire gli infortuni sul lavoro.

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