Traditi dal sogno di genitori e nonni, il sogno di un avvenire migliore in Sud America. In Venezuela, quel Paese che oggi si sta rivelando un incubo da cui non ci si riesce a svegliare.
È la condizione di tanti italiani, di tantissimi molisani, si calcola che ci siano tra i 20 e i 30mila molisani di seconda e terza generazione in Venezuela, cinquemila hanno anche la cittadinanza italiana. Hanno bisogno di tutto: di poter partite e tornare in Italia, di medicine, di documenti che ne permettano l’espatrio, procedure celeri in uno stato che di diritto non ha più nulla in questo momento: crisi economica, violenza e criminalità.
In poco tempo sono stati uccisi quattro molisani.
Ieri il Consiglio regionale ha approvato una mozione che è il risultato di tre documenti distinti presentati sull’emergenza Venezuela dai 5s, da Orgoglio Molise e dal Pd. La mozione votata impegna il presidente della Regione a individuare risorse specifiche da appostare ai sensi della legge regionale n. 12/2015 nel capitolo “interventi in favore dei Molisani nel Mondo” e ai sensi della legge regionale n. 13/2014 nel capitolo “fondo politiche sociali” da destinare ai Piani sociali di zona e ai Comuni; nonché a predisporre ogni iniziativa in sede di Conferenza delle Regioni, coinvolgendo tutte le istituzioni pubbliche e private interessate, per promuovere e sostenere gli interventi dello Stato in merito alle problematiche riferite all’emergenza umanitaria in Venezuela.
Si impegna, infine, Toma a insediare presso l’assessorato ai Molisani nel mondo (guidato da Vincenzo Cotugno) un tavolo tecnico permanente con l’Ufficio scolastico regionale, la Motorizzazione, i rappresentanti dei patronati e dei Sindacati, l’Asrem, gli uffici di Prefetture e questure, gli Ambiti territoriali di zona, l’Anci e ogni altra rappresentanza istituzionale utile al fine di agevolare il reinserimento delle famiglie italo-venezuelane sul nostro territorio attraverso interventi mirati (la disponibilità di alloggi, il sostegno al reddito, l’apprendimento della lingua italiana, il riconoscimento del titolo di studio e delle patenti, l’inserimento lavorativo, le cure sanitarie, il riconoscimento del diritto alla pensione).
Soddisfatta della condivisione unanime, l’esponente pentastellata Manzo: «Una situazione di emergenza determinata dalle gravi condizioni politico economiche che espone a rischio di violenze e privazioni di ogni genere, dall’impossibilità di curarsi fino all’assenza di generi di prima necessità milioni di persone, donne, bambini, anziani, disabili e che travolge anche gli oltre 20mila immigrati molisani».
L’associazione Giuseppe Tedeschi, che molto si sta spendendo per questa emergenza, «ritiene oltremodo positiva la delibera consiliare della Regione Molise che sul piano istituzionale traccia un percorso operativo con scadenze precise e impegni certi finalizzati ad agevolare il rientro ed il reinserimento di nuclei familiari italo-venezuelani sul proprio territorio».

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