Lunedì mattina a partire dalle 9 il presidio dei sindacati davanti alla sede della Regione per protestare contro il progetto di riorganizzazione dell’Anas che prevede l’accorpamento dell’area compartimentale del Molise con l’Abruzzo e lo spostamento dei centri decisionali all’Aquila.
Fit Cisl, Uil Pa Molise, Ugl Anas Molise e Snala Cisal Molise denunciano le «evidenti ricadute negative sulla regione sia per quanto attiene la manutenzione che per la realizzazione di nuove opere stradali». Insieme, le sigle avviano una mobilitazione che ha trovato una sponda a Montecitorio, in particolare nel deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Federico che sta «facendo da collante con azienda e ministero delle Infrastrutture», quindi con l’amministratore di Anas Simonini e i vertici del dicastero.
Nel merito dell’accorpamento delle sedi Anas di Molise e Abruzzo, riferisce, «sono a lavoro per scongiurare innanzitutto che questa riorganizzazione possa in qualsiasi modo limitare la qualità dei servizi ai cittadini, sia in termini di manutenzione che di nuove progettazioni. Il nostro è un territorio molto difficile, soggetto a dissesto idrogeologico, inverni rigidi e caratterizzato dalla presenza di numerosissimi viadotti, sovrappassi e altre strutture che necessitano di attenzione elevata e monitoraggio continuo. Dobbiamo garantire ai molisani la continuità di questa attenzione, di questa ‘presenza’, provando ad aumentarla e mai in alcun modo a ridurla o comprometterla».
Per raggiungere l’obiettivo, però aggiunge, «c’è bisogno che ciascuno faccia la propria parte, anche con il semplice ascolto. Io, insieme a tutto il Movimento 5 Stelle, mi sono messo a disposizione e a quanto mi risulta siamo gli unici ad averlo fatto finora. Auspico che anche la Regione si faccia sentire e si attivi quanto prima».
Per il sindaco di Campobasso Antonio Battista «la paventata soppressione del compartimento Anas dal Molise è un’altra pugnalata che viene sferrata alla nostra regione a cui sono state già tolte importanti possibilità di sviluppo come attraverso il congelamento, leggasi cancellazione, dei fondi che erano stati destinati alla riqualificazione delle periferie che avrebbero dato una boccata d’ossigeno all’edilizia che sarà messa in ginocchio qualora si concretizzasse l’intenzione di chiudere la sede locale dell’Anas». Come primo cittadino e presidente della Provincia di Campobasso fa quindi appello alle istituzioni e ai rappresentanti parlamentari perché venga scongiurato l’accorpamento.

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