Contro il progetto di riorganizzazione dell’Anas che prevede l’accorpamento dell’area compartimentale del Molise con l’Abruzzo e lo spostamento dei centri decisionali all’Aquila domattina è previsto un presidio dei sindacati davanti alla sede della Regione.
Ma alla vigilia della protesta di Fit Cisl, Uil Pa Molise, Ugl Anas Molise e Snala Cisal Molise che denunciano come la riorganizzazione avrà «evidenti ricadute negative sulla regione sia per quanto attiene la manutenzione che per la realizzazione di nuove opere stradali» interviene direttamente l’Anas.
«L’aggregazione di due regioni, come nel caso di Molise e Abruzzo, prevista nel nuovo assetto organizzativo a livello territoriale di Anas – si legge in una nota di precisazione giunta ieri in redazione – ha l’obiettivo di assicurare la razionalizzazione dei processi aziendali nel mantenimento del forte presidio del territorio per la manutenzione della rete, la realizzazione di nuove opere e le attività amministrative e gestionali».
In risposta anche alla presa di posizione sia dell’onorevole Federico(5s) sia del sindaco di Campobasso Battista, pronti a difendere uno degli ultimi presidi di un territorio che continua ad essere smantellato pezzo per pezzo, l’Anas Molise rassicura: «Dal punto di vista degli investimenti previsti e delle risorse umane impiegate, la nuova organizzazione non attua alcuna modifica rispetto al passato, anzi è previsto che, a completamento del riordino, le strutture periferiche di Anas siano rafforzate, anche alla luce del vasto programma di rientro strade in gestione ad Anas di oltre 6 mila km di rete, dei quali 3.500 già completati nei mesi scorsi che comprendono gli oltre 150 km della rete stradale molisana».

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