Sbotta il Movimento 5 Stelle. Questa volta a innescare la miccia la proposta di legge sulla tartuficoltura.
L’antefatto martedì: il presidente del Consiglio, Salvatore Micone, e i consiglieri Armandino D’Egidio e Andrea Di Lucente, informano di aver presentato in commissione una proposta di legge, la numero 69, (“Norme in materia di raccolta, coltivazione, commercio dei tartufi e della valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale”). Legge necessaria, da quanto si apprende nella nota stampa ufficiale di Palazzo D’Aimmo. La Regione Molise infatti «non ha provveduto all’adeguamento della normativa regionale ai nuovi principi». Proposta che, nel dettaglio, demanderà all’amministrazione la promozione, lo sviluppo e la valorizzazione «del settore tartuficolo attraverso la conservazione, il ripristino ed il potenziamento degli ecosistemi naturali nelle aree già idonee per specifiche attività anche mediante la messa a dimora delle piante tartufigene».
A sbottare, ieri, il consigliere pentastellato Vittorio Nola: «È bene sapere che già nel febbraio scorso il Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale ha presentato ben due atti sul tema, proprio finalizzati al miglioramento e alla valorizzazione di un comparto importantissimo per la nostra regione». Proposte che sarebbero ferme in commissione e di cui – stando a quanto riferisce il consigliere -, «è stata sempre negata la discussione pubblica, e sempre rinviata in un ‘successivo’ Consiglio regionale». Critiche, infine, dal Movimento alla maggioranza: «Ci copiano e ci inseguono. è il Movimento a dettare l’agenda delle riforme».
Le proposte, quelle dei 5 Stelle così come quella che in calce ha la firma della maggioranza, sono tutte in Commissione in attesa di essere calendarizzate all’ordine del giorno in Consiglio regionale, per essere successivamente discusse e approvate.
Sarà scontro in Aula oppure centrodesta e 5 Stelle troveranno la quadra?

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