Il consiglio nazionale dell’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) ha un nuovo presidente: il modenese Zoello Forni. A congratularsi per l’incarico Michela Ferrazzo, presidente territoriale dell’Anmil che, con l’occasione non ha mancato di esprimere «la nostra preoccupazione per il drammatico peggioramento dell’andamento infortunistico sul nostro
territorio, come rilevato dagli ultimi Open Data Inail che mettono a confronto il primo quadrimestre
dell’anno in corso con quello del 2018» chiedendo «che vengano prese quante più misure di prevenzione possibili per tutelare la vita e la salute di tutti i lavoratori».
Dati davvero drammatici. Nel primo quadrimestre del 2018 gli infortuni totali denunciati nella nostra regione sono stati 716. 725 quelli registrati nello stesso periodo di questo anno (+1.3%). Guardando il dato provinciale, al situazione resta comunque drammatica: a Campobasso nel 2018 sono stati denunciati nel primo quadrimestre 522 infortuni sul lavoro. Nel 2019 siamo già a quota 507. Meglio non va nella provincia di Isernia.
Qui nel 2018, da gennaio ad aprile 2018 erano stati denunciati 194 infortuni. Nel 2019, stesso periodo, siamo già a quota 218 (+12,4%).
E se in Italia nel primo quadrimestre dell’anno in corso aumentano le morti bianche, in Molise i dati restano invariati. 5 persone hanno perso la vita sul lavoro: 4 in provincia di Campobasso e 1 in quella di Isernia.
L’unico dato in controtendenza è quello che fa riferimento alle malattie professionali denunciate. In Italia nel 2019 sono state 21.224 con un aumento dello 0.8%.
In Molise, invece, al momento il segno è in negativo. In totale nel 2019 le denunce di malattie professionali sono state 57, il 36 percento in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
Analizzando il dato provinciale, a Campobasso nell’anno in corso sono state 37 (-43,1% rispetto al 2018) mentre ad Isernia 20 (16.7% rispetto al 2018).

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