«Opinioni solo personali. Non coinvolgono istituzioni in cui lavoro o media con cui collaboro».
Marco Gervasoni, insomma, è uno chiaro. Docente Unimol di Storia contemporanea, fra le altre testate collabora col Messaggero. Chiaro e diretto, si conosce. Se avverte, così, su Twitter l’utente social che si imbatte nel suo account è perché sa che vi condivide posizioni che potrebbero creare imbarazzo.
Uno dei suoi post in queste ore sta sollevando non poche critiche. Diceva (fonte Primonumero): «Ha ragione Giorgia Meloni, la nave va affondata, quindi Seawatch bum bum, a meno che non si trovi un mezzo meno rumoroso». Su Twitter ha condiviso il post della Meloni e commentato: «L’ho detto fin da subito. Totalmente d’accordo». E ancora: Sea Watch bum bum.
Facile immaginare: reazioni a catena. Qualcuno ha proposto un sit-in davanti all’Unimol. Il fatto che Gervasoni sia un docente ha destato scalpore e indignazione, ha preso posizione anche l’Anpi Molise.
Lo stesso Gervasoni, sempre su Twitter, ha tirato fuori l’Unimol dalla vicenda, ribadendo quanto dichiarato nella bio: opinioni personali. Anche l’Ateneo di via de Sanctis, però, ha immediatamente ‘cinguettato’: «Unimol è un ente pubblico di ricerca e formazione. Non aderisce alla visione politica di nessuno dei suoi docenti, dei quali rispetta la libertà di opinione».

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